“Sulla riva meridionale dell’Arno, il borgo di San Frediano anima di nuova vita la zona di Oltrarno, conosciuta più per i suoi artigiani che non per i nuovi trend hipster. Con le sue stradine e i piccoli marciapiedi, tutta l’azione è ‘schiacciata’ tra una delle porte cittadine superstiti e Borgo San Frediano”, scrive la famosa guida, consigliando una serie di locali da provare nella zona, dai ristoranti di tapas ai cocktail, passando per un sake bar. (Consigliato da Georgette Jupe)
Seongsu-dong, Seoul
“Se passeggiate per le vie di Seongsu-dong durante l’orario di ufficio potreste essere colpiti dall’intenso odore di inchiostro che arriva dalle stamperie che lavorano a pieno regime. Etichettato come il Williamsburg di Seoul, questo centro industriale deve la sua nuova reputazione al recupero di magazzini abbandonati e di edifici industriali trasformati in café, ristoranti, gallerie e negozi indipendenti”, scrive Lonely Planet. Il quartiere che combina il vecchio e il nuovo “creando qualcosa di meraviglioso”, ospita locali e gallerie d’arte. (Consigliato da Hahna Yoon)
Il Triangolo, Lisbona
Vesterbro, Copenhagen
“Grazie alla sua storia variopinta e nonostante la popolarità crescente, il quartiere più in di Copenhagen è riuscito a rimanere quasi intatto. È nel vibrante Vesterbro che si trovano alcuni esempi della migliore street art della città, negozi indipendenti, mercatini, bar e ristoranti”, scrive la nota guida. (Consigliato da Caroline Hadamitzky)
Business Bay, Dubai
Nonostante il nome, è uno dei quartieri più interessanti della città. “Confinante con la scintillante Downtown a nord e attraversata dal canale di Dubai, Business Bay offre una passeggiata di 12 km da cui osservare i traghetti che a sud vanno verso la Marina e a Nord portano al quartiere storico di Al Fahidi. Le cose potranno solo migliorare nei prossimi anni, quando parchi, aree gioco, marine, hotel, Café e boutiques spunteranno lungo il canale. Lontano dall’acqua, Bay Avenue con i suoi ristorantini informali, i parchi e il mercato settimanale dei contadini (che si tiene nei mesi invernali) è il cuore di questa vivace comunità”, racconta Lonely Planet. (Consigliato da Lara Brunt)
Damansara, Kuala Lumpur
“Dopo qualche ritocco, Jalan Batai si è trasformata in una strada molto vissuta dalla comunità e ben fornita di ristorantini e comfort cosmopoliti. La strada non è ancora punto di referimento per i ragazzi più cool di KL, ma l’offerta di ristoranti ‘dal contadino alla tavola’ come il Sitka, il Ben’s Independent Grocer e l’elegante Torii yakitori and whiskey bar merita attenzione. Passate da Plaza Damansara, un’area ancora un po’ malconcia dove iniziano a comparire sempre più negozi scintillanti e ristoranti come il café-bakery Huckleberry, il Skullduggery (uno ‘speakeasy’) e il Flour, un ristorante indiano che serve un biryani da urlo”, scrive Lonely Planet, descrivendo Damansara come un vero fermento. (Consigliato Kong Wai Yeng)
Sunset Park, New York City
Si tratta di uno dei più intriganti quartieri di Brooklyn, anche se ancora fuori dai radar. “Situato tra Park Slope a sud e il cimitero di Green-Wood a ovest, Sunset Park ospita un esaltante mix di culture e tradizioni. Nella parte orientale c’è la Chinatown di Brooklyn, con la sua infilata di ristoranti, negozi che vendono bubble tea e boutique. In quella occidentale risiede una numerosa comunità latinoamericana: non mancano bar simpatici, per non parlare dello storico Bowling di Melody Lanes. Al centro di tutto c’è proprio Sunset Park: posizionato su una delle colline più alte di Brooklyn, alla gente del posto e ai visitatori che si assiepano qui nelle sere d’estate offre spettacolari vedute di Lower Manhattan”. (Consigliato da Robert Balkovich)
Botafogo, Rio de Janeiro
“Giovani e talentuosi chef, accanto a imprenditori e creativi, sono il motore dietro la crescita di una sempre più vivace vita notturna. Accanto a istituzioni come Bukowski e Comuna fanno la loro comparsa nuovi e stravaganti concept bar con spazi multifunzionali”, scrive Lonely Planet consigliando una serie di locali come il CoLAB, il Void House of Food, Trinidad o WineHouse e South Ferro. (Consigliato da Tom Le Mesurier)
Frelard, Seattle
Tra due dei quartieri più popolari di Seattle, Fremont e Ballard, sta nascendo una nuova comunità, che prende il nome proprio dalla crasi tra i due quartieri. “La gente che gironzola tra Fremont Troll e Chittenden Locks adesso può fermarsi e testare uno dei ristoranti, dei bar o birrifici della zona. Il Leary Traveler accoglie gli avventori in cerca di un cocktail o in alternativa di una classica brown ale o IPA prodotta da uno dei birrifici più vecchi di Seattle: Hale’s Ales. Non manca la scelta in fatto di cibo e oltre alla già citata Frelard Pizza Company ci sono i menu ad alto tasso proteico di Giddy Up Burgers. È il luogo ideale per rifocillarsi e ricaricarsi dopo una giornata passata tra le attrazioni turistiche di Seattle”, scrive Lonely Planet. (Consigliato da Valerie Stimac)
Tooting, London
“Tooting sta diventando un quartiere più che intrigante e senza perdere un grammo del suo charme. È vicinissimo ai piacevoli, ma un po’ più prevedibili, Wimbledon, Earlsfield e Balham ed è tutta un’altra storia: originale e multiculturale. La strada principale si allunga tra due stazioni della Tube ed è uno dei migliori ‘corridi di curry’ del paese e ospita dei fantastici ristoranti sud asiatici, come Dosa n Chutny e Apollo Banana Leaf. Lo shopping migliore potete trovarlo all’interno dell’eclettico Tooting Market mentre la lista di bar include The Castle, The Antelope e The Little Bar. Il Tooting Commons offre uno spazio verde di oltre 200 acri e il Tooting Bec Lido: la più grande piscina del regno Unito”, scrive Lonely Planet. (Consigliato da Will Jones)