“Coda”: il corto animato sul vero senso della vita
Il cortometraggio, diretto dal regista d'animazione irlandese Alan Holly con il team dello studio Maps and Plans, invita a una profonda riflessione sul senso della vita
Coda è il cortometraggio animato, diretto dal regista d’animazione irlandese Alan Holly con il team dello studio Maps and Plans, che invita a una profonda riflessione sul vero senso della vita.
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Nella scena iniziale il personaggio principale è ubriaco, esce da un locale qualunque in una notte qualsiasi, fruga nelle tasche dei pantaloni alla ricerca dei contanti che gli serviranno per pagare il taxi che lo riporterà a casa.
Tira fuori una moneta che gli cade a terra, in mezzo alla strada. Incapace di percepire il pericolo sotto l’effetto dell’alcol, il protagonista si precipita distrattamente al centro della careggiata per raccogliere i soldi e una macchina lo travolge.
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Da qui inizia la narrazione profonda, l’anima si distacca dal corpo senza vita disteso sulla strada e inizia a vagheggiare.
In un parco incontra la morte con cui dialoga e dalla quale fugge gridando: “Ho solo bisogno di un po’ più di tempo”.
Il personaggio ripercorre tutte le fasi della sua esistenza ma alla morte non può scampare, può soltanto riflettere su tutto quello che si è lasciato scappare e qui il regista invita alla riflessione.
Il cortometraggio è stato pluripremiato e si è aggiudicato anche la candidatura agli Oscar nel 2015.
Il regista Alan Holly ha dichiarato che niente è lasciato al caso, persino quello che può sembrare un dettaglio come il colore “è fondamentale per settare il mood e per comunicare determinate sensazioni. L’elemento cromatico ci influenza in un modo molto sottile e allo stesso tempo ci dona moltissimo piacere”.