Chiara Ferragni Unposted: ecco cosa voleva fare davvero l’influencer quando era piccola
Nel documentario sulla vita di Chiara si parla delle sue ambizioni di bambina
Chiara Ferragni da piccola voleva fare la pittrice, ma la madre non era troppo d’accordo
Il documentario sulla vita di Chiara Ferragni, Unposted, ha sbancato il botteghino, e da quando è uscito nelle sale il 17 settembre scorso ha registrato circa 500 mila euro di incassi, record per un film italiano nel 2019, contraddicendo così le dure critiche ricevute dalla giuria di Venezia: fondamentale nel film il ruolo della madre, Marina Di Guardo.
Chiara Ferragni Unposted racconta delle origini della giovane influencer, della sua famiglia, della madre, del percorso e delle passioni che l’hanno portata a fondare il suo progetto visionario e innovativo, The Blonde Salade.
L’infanzia di Chiara è stata decisiva per lo sviluppo della sua professione, perché da piccola la influencer era continuamente fotografata e filmata dalla madre, Marina di Guardo, che l’ha abituata a essere sempre così esposta alle telecamere.
Unposted mostra come il rapporto tra Chiara e la madre e il loro modo di vedere il mondo abbia profondamente influenzato il carattere della fashion blogger.
E, nell’ultima scena del film, si comprende come Ferragni, da piccola, avesse ben altre passioni, che la madre non sembrava voler assecondare.
Nella scena, Chiara Ferragni gioca sul divano, e la madre la riprende con la sua telecamera.
Le chiede: “Chiara, cosa vuoi fare da grande?”. La piccola Ferragni ha circa 8 anni e risponde: “La pittrice!”. “Perché?”, le chiede la mamma. “Perché mi piace”, dice ancora Chiara.
Ma la mamma insiste, spinge Chiara a pensarci meglio, a rifletterci di più, a trovare un’alternativa. “E poi, cos’altro vuoi fare?”, continua Marina Di Guardo.
Ma Chiara sembra proprio non saperlo, e il film si chiude con il suo sguardo di bambina confuso e un po’ imbronciato.
Sarebbe diventata la prima influencer e imprenditrice digitale d’Italia e una delle fashion blogger più famose, che con il suo sguardo “social” sul mondo della moda ha rivoluzionato il modo di viverla e comunicarla.