Quanto costano i costumi da bagno firmati Chiara Ferragni
Chiara Ferragni costumi | Prezzi | Ferragnez
Chiara Ferragni costumi – Tempo di stagione estiva, e molti di noi stanno correndo nei negozi per acquistare tutto l’occorrente per godersi una bella vacanza.
Se la vacanza in questione è balneare, non possiamo fare a meno dei costumi da bagno. In molti hanno pensato di acquistare proprio i costumi firmati da Chiara Ferragni, la fashion blogger più famosa d’Italia.
Una volta visto il catalogo, però, si sono dovuti scontrare con un dettaglio non secondario: il prezzo.
La TBS Crew, l’azienda che cura il business della moglie di Fedez, ha infatti messo in commercio per l’estate 2019 dei costumi da bagno che si possono acquistare alla “modica” cifra di 125 euro.. I costumi fanno parte della “Chiara Ferragni collection“.
Chiara Ferragni costumi | Le critiche dei fan
A livello di design, si tratta di costumi interi con al centro il cosiddetto “occhiolino”. I costumi sono di vari colori e di sicuro permettono di fare un’ottima figura in spiaggia con gli altri bagnanti.
Questo sempre che si voglia mettere mano al portafogli e sborsare una cifra ragguardevole. In caso contrario, si potrà sempre ripiegare su costumi più economici e godersi la stagione estiva senza vestire il marchio di Chiara Ferragni.
Alcuni fan non hanno comunque gradito il prezzo di listino, e sui social hanno accusato la Ferragni parlando tra le altre cose di “schiaffo alla povertà”.
Chiara Ferragni | La foto a Como con Fedez e Leone
La fashion blogger, in questi giorni, è stata al centro anche di un’altra polemica social. In vacanza con il marito Fedez e il figlio Leone a Como, Chiara Ferragni ha postato una foto di famiglia. Come sempre in questi casi, gli haters hanno notato un particolare che li ha scatenati.
Stavolta nel mirino sono finite le calzature indossate dall’influencer.
“Tutto molto bello, ma le scarpe di tua moglie sono illegali in 92 paesi nel mondo”, è il messaggio di una follower che apre le danze dei commenti, tutti tra l’ironico e l’indignato.
Il commento fa subito il pieno di like e scatena la corsa all’emulazione. “La combo piedi a rastrello + ciabattino del dopoguerra è il giusto mix antisesso”, scrive un altro utente.
I post ovviamente accendono il dibattito, e c’è anche chi prende le difese della fashion blogger: “Peccato che non si vesta per piacere a voi”, scrive un fan.