Cannabis Light, Vasco Rossi: “Non è mai morto nessuno, la sentenza è una vergogna”
Vasco Rossi contro la sentenza sulla Cannabis Light. “La sentenza è una vergogna. Con la cannabis non è mai morto nessuno” ha dichiarato Vasco Rossi in chiusura della conferenza stampa tenuta allo stadio San Siro alla vigilia del primo dei sei concerti in programma a Milano.
“La cannabis non va messa tra le sostanze stupefacenti. Le altre invece sì”, ha aggiunto l’autore di Voglio una vita spericolata.
Il rocker di Zocca, 67 anni portati bene, sta per tornare. Vasco Rossi apre le danze del tour estivo domani primo giugno nello stadio San Siro di Milano, salendo sul palco per la prima delle esibizioni organizzate nella città della Madunina. (Qui abbiamo parlato del tour estivo di Vasco Rossi)
Ad aprire i concerti è un giovane californiano che con la sua Gibson si appresta a stregare i fan del Blasco, Jameson Burt.
Cannabis Light | La sentenza della Cassazione
La sentenza della Corte di Cassazione, emessa giovedì 30 giugno, afferma che “la commercializzazione di ‘cannabis sativa L’. e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell’ambito di applicazione della legge n.242 del 2016 che qualifica come lecita unicamente l’attività di coltivazione di canapa” delle varietà per uso a fini medici. (Qui l’articolo completo)
Pertanto, ha scritto la Suprema Corte, “integrano reato le condotte di vendita e, in genere, la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, dei prodotti derivati dalla coltivazione della ‘cannabis sativa L.’, salvo che tali prodotti siano in concreto privi di efficacia drogante”. Secondo la Corte, la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti “derivati dalla coltivazione della cannabis”, compresi l’olio, le foglie, le inflorescenze e la resina.