Cliente critica un bar di Monza e viene insultato dal proprietario: “Non tollero i gay e qualsiasi devianza analoga”
L'episodio è emerso dopo che la conversazione, avvenuta in privato, è stata divulgata sui social
Ha scritto una recensione negativa su un locale e il proprietario lo ha insultato con parole omofobe. È successo a Monza, al centralissimo Caffè Zucchi, nel gennaio 2019 come riportato dal Corriere della sera. Un cliente aveva criticato sul portale apposito di Google il café in questione scrivendo: “Del tuo bar salvo solo la location”. Un giudizio poco gradito dal gestore del locale, che ha risposto: “A me i gay fanno rigurgitare”.
L’episodio
L’uomo, 35enne della provincia di Monza e Brianza, nei primi giorni del nuovo anno si era recato con il suo compagno presso il Caffè Zucchi. Ma l’accoglienza riservatagli e i prodotti serviti – un aperitivo – non erano stati, secondo il cliente, soddisfacenti. E così ha pubblicato una recensione negativa sul motore di ricerca, sostenendo diverse tesi: tra queste la scelta del tavolino “imposta” dal gestore nonostante ci fossero poche persone nel bar e un servizio poco cordiale.
Come se non bastasse, sempre quanto affermato dal 35enne, non ha ricevuto nemmeno un “buongiorno o un arrivederci” dal personale. Il conto pagato, poi, è stato considerato eccessivo dal cliente.
“Non ho nessun obbligo formale di augurare ‘buongiorno’ o ‘arrivederci’, e che lei non tolleri i mancati ‘grazie’ e ‘prego’ non frega niente a nessuno”, ha risposto il proprietario del Caffè Zucchi al cliente, contattato in privato sui social. E poi ha continuato: “Io non tollero invece i f***i e qualsiasi devianza analoga. Non appena ne avverto la malaugurata percezione nei dintorni, mi auguro che si levino al più presto di torno”.
La vicenda è emersa per mezzo di un’amica del cliente che ha pubblicato la conversazione su Twitter. Da lì i commenti a valanga contro il gestore e il locale stesso.
Al Corriere l’uomo ha affermato di voler sporgere denuncia, spiegando: “La cosa che più mi ha colpito è che mi ha rintracciato senza conoscermi: ha indagato sulla mia vita privata, per poi insultarmi. Ho trovato un altro messaggio dalla pagina del locale, dove vengo minacciato e invitato a un confronto tra uomini”.