“Ecco la blacklist delle celebrità che non danno la mancia ai riders”
VIP CHE NON DANNO LA MANCIA – AGGIORNAMENTO 27 APRILE 2019 – La notizia di ieri, la blacklist dei vip che non danno la mancia ai riders, ha scatenato un putiferio. Diversi artisti presenti nella ormai famosa lista nera sono andati su tutte le furie e hanno contestato “l’accusa” e smentito tutto. Tra questi Fedez che si è scagliato contro i riders, ma non solo.
Sulla vicenda, poche ore prima, è intervenuta anche l’associazione AssoDelivery: “Siamo sconcertati dalle dichiarazioni pubblicate su Facebook dal gruppo Deliverance Milano, soprattutto in relazione al tema della privacy e alle minacce, neanche troppo velate, che sono state rivolte ad alcuni consumatori”.
Di seguito la notizia originale:
VIP CHE NON DANNO LA MANCIA RIDERS – L’accusa è quella di essere “tirchi” e i protagonisti sono i vip che si fanno recapitare a casa il cibo senza lasciare la mancia. La denuncia arriva direttamente dai riders, che, sulla pagina Facebook di Deliverance Milano, spifferano i nomi del mondo dello spettacolo che si limitano a ritirare le loro attese cene senza lasciare un centesimo di mancia a chi gliele consegna.
“Inutile dire che questi personaggi famosi vivono in quartieri residenziali extralusso o nel centro delle città e che è significativo riscontrare come sia più facile ricevere la mancia se si consegna in zone popolari o in quartieri periferici, piuttosto che in distretti o in civici fighetti e più pettinati”, si legge nel post di denuncia sui social.
La provocazione viene lanciata – non a caso – il 25 aprile, giorno della Liberazione. “Se l’informazione è potere, noi rider liberiamo i dati!”, si legge in testa al post. Poi a seguire si legge la “blacklist”: l’elenco di tutte le star e i vip che regolarmente ordinano con le app e non lasciano la mancia a nessun fattorino, “nemmeno in caso di pioggia”.
Nella lista in questione si leggono i nomi di “attori, presentatori, cantanti, calciatori, sportivi, musicisti, rapper, influencer”. “Ricordatevi sempre una cosa clienti: entriamo nelle vostre case, vi portiamo il cibo e qualsiasi altra cosa vogliate, praticamente a tutte le ore del giorno, siamo in strada sotto la pioggia battente o sotto il sole cocente, senza assicurazione. Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate che abitudini avete”, si legge ancora.
E come lo sanno i fattorini – avvertono nel post – lo sanno anche le aziende del delivery: “Queste piattaforme come sfruttano noi lavoratori senza farsi alcuno scrupolo, sfruttano anche voi, speculando e vendendo i vostri dati”.
Lo chiamano “il lato oscuro della gigeconomy: si produce valore in tutti i modi possibili, dal servizio di vendita del prodotto al trasporto a domicilio delle merci, fino alla mappatura dei dati, alla loro analisi e alla loro compravendita”.
Il punto a cui vuole arrivare chi scrive è il valore della privacy nel 2019: “Per noi è nuovo welfare indotto dal denaro raccolto dalla monetizzazione dei nostri dati e la redistribuzione di tale ricchezza. È trasparenza dei conti nelle aziende dell’economia digitale. È il diritto all’oblio e l’accesso libero alla tecnologia. Non possiamo più prescindere dall’avere diritti sindacali, reddito incondizionato, salario minimo e una previdenza sociale adeguata. Se vogliamo vivere il nostro futuro occorre anche un upgrade nei diritti!”, continua il post.
Sulla pagina segue poi la lista dei vip, che, come avverte chi scrive, sarà aggiornata ogni qualvolta si aggiungerà un nome celebre, “tirchio”. Tanti i nomi famosi: dalla coppia più social d’Italia, i Ferragnez, a quella più famosa dello sport, Wanda Nara e Icardi. A questi si aggiungono anche Dj Albertino, Noyz Narcoz, il salvatore degli impacciati con il web Salvatore Aranzulla, ma anche Leonardo Bonucci e Fabio Rovazzi. Poi ancora i rapper Clementino e Rocco Hunt, il calciatore Higuain, Platinette e Teo Mammucari.
“Noi produciamo i dati, noi conosciamo i vostri punti deboli e non esiteremo ad usarli contro di voi”, si legge ancora su Facebook.
Quello che vogliono i fattorini politicizzati è “che le nostre mance non vengano tassate, ad oggi viene trattenuta l’iva quando il pagamento avviene (come la maggior parte delle volte) per mezzo del supporto di intermediazione digitale, quando dichiarate il contrario”.
Insomma, non si scherza con i riders, ma neanche con i Vip che non danno la mancia.