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“BlacKkKlansman”, di cosa parla la pellicola nominata agli Oscar 2019

Immagine di copertina
Adam Driver e John David Washington in "BlacKkKlansman"

Il lungometraggio, diretto da Spike Lee, è candidato nella categoria Miglior film

Spike Lee, già regista di Malcom X e Old boy, torna dietro la macchina da presa. E l’Academy non si è di certo lasciata sfuggire l’occasione: BlacKkKlansman, l’ultima pellicola da lui diretta, è stata candidata tra i Migliori film del 2019.

Il lungometraggio – con protagonisti John David Washington, Adam Driver, Laura Harrier e Topher Grace – ha ricevuto numerose nomination. Oltre alle prove attoriali, sono state apprezzate – in vista della statuetta d’oro – regia, sceneggiatura, montaggio e colonna sonora.

BlacKkKlansman è tratto del libro Black Klansman, scritto da un ex poliziotto statunitense, Ron Stallworth. Presentato al Festival di Cannes 2018 – dove è stato molto apprezzato – non è riuscito a vincere alcun Golden Globe.

Il film, realizzato con un budget da 15 milioni di dollari, ha incassato a livello mondiale 89,1 milioni. La sceneggiatura, firmata da Lee assieme a tre collaboratori, era originariamente inclusa nella “Black list”, il sondaggio dei migliori script non ancora realizzati per il grande schermo. Il genere è un thriller, ma non mancano toni drammatici e comici.

> QUI TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUGLI OSCAR 2019

La trama di “BlacKkKlansman”

BlacKkKlansman è ambientato negli Stati Uniti agli inizi degli anni Settanta. Il periodo non è dei più facili: sconvolgimenti sociali e lotte per i diritti civili riempiono le pagine di cronaca di tutti i giorni. E Ron Stallworth – interpretato da John David Washington – primo detective afroamericano del Dipartimento di polizia di Colorado Springs, viene accolto con ostilità dai colleghi per il clima di razzismo instauratosi.

Ron, però, non si lascia abbattere dalle circostanze in cui si trova. Determinato e ambizioso, decide di infilarsi sotto falso nome nel Ku Klux Klan, interagendo con il gruppo e fingendo di essere un estremista razzista. Una volta inseritosi, il protagonista sviluppa “un’amicizia” con il Gran Maestro David Duke (Topher Grace), mentre l’indagine sotto copertura si complica sempre di più. Insieme al collega Flip Zimmerman (Adam Driver), Ron proverà a fermare un complotto mortale ideato dal Klan.

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