Birra, caffè o aranciata? Dimmi cosa bevi e ti dirò che sensazioni cerchi
Preferire un drink a un altro non è questione di gusti: lo dice la scienza
Bevande gusti sensazioni | Caffè amaro o aranciata zuccherina? Birra o Coca-Cola? Non è questione di gusti. Secondo uno studio della Northwestern University di Chicago, le preferenze in fatto di bibite – oltre a raccontare le nostre abitudini e tradizioni – dipenderebbero dai geni. Nello specifico, da quelli che reagiscono alle proprietà psicoattive delle bevande.
“Alla gente piace il modo in cui il caffè o l’alcol la fa sentire, è per questo che li beve”, rivela Marylin Cornelis, ricercatrice alla Feinberg School of Medicine della Northwestern. Il sapore o il profumo di una bevanda, quindi – a cui spesso si fa appello per giustificare la propria scelta – conterebbero poco.
Bevande gusti sensazioni | Mappare i geni per prevenire disturbi legati all’alimentazione
Lo studio – pubblicato a maggio 2019 dalla rivista indicizzata Human Molecular Genetics – ha coinvolto oltre 330mila persone, suddivise in due gruppi.
Da un lato chi ha dichiarato di prediligere bevande amare: caffè, tè, succo di pompelmo, vino rosso, birra o superalcolici. Dall’altro, i fan dei drink più dolci: bevande gassate e zuccherate di ogni tipo, cioccolata calda e latte aromatizzato, ma anche succhi diversi da quello di pompelmo.
È nato con l’obiettivo di individuare e prevenire possibili fattori di rischio nella nostra dieta: disturbi cardiovascolari, obesità, diabete – e, più in generale, malfunzionamenti del metabolismo – sono patologie diffuse soprattutto tra chi consuma abitualmente bevande ricche di zuccheri.
L’alcol, invece, si stima sia corresponsabile di almeno duecento patologie, che ogni anno causano circa il 6 per cento delle morti nel mondo. Per questa ragione gli scienziati dell’ateneo Usa hanno indagato il rapporto tra patrimonio genetico e gusti delle persone in materia di drink.
Bevande gusti sensazioni |Il metodo
La ricerca è stata sviluppata oltreoceano, ma basandosi su dati forniti dalla Biobanca britannica.
Ha preso forma come studio di associazione genome-wide: si sono mappati i geni presenti nel Dna di un ampio numero di persone, cercando di mettere in relazione una certa caratteristica fenotipica – quindi una caratteristica che si manifesta, in questo caso le preferenze circa le bevande – con una determinata variante nei geni.
A stupire è stata la scoperta che non sono i geni correlati ai ricettori del gusto – dolce o amaro che sia – a influenzare la nostra scelta quando ordiniamo da bere.
Bevande gusti sensazioni | Dimmi cosa bevi e ti dirò che sensazioni cerchi.
“La genetica alla base delle nostre preferenze è correlata alle componenti psicoattive delle bevande”, ribadisce Cornelis.
In pratica, chi beve caffè cerca gli effetti stimolanti della caffeina più che l’aroma della miscela, mentre chi opta per bibite zuccherate cerca il rilascio nel proprio organismo di neurotrasmettitori che eccitano – come la dopamina – e contribuiscono a dare sollievo dal dolore.