Amanda Lear: “Volevo sostituire Asia a X Factor, non pago i minorenni. Almeno non 350mila dollari”
La showgirl si racconta: cinquant'anni tra arte, moda, musica e cinema
L’arte, la moda, la musica, David Bowie e Salvador Dalì. In comune tutte queste parole hanno un nome: Amanda Lear. Non è solo una cantante, non è solo una showgirl che ha attraversato la storia dello spettacolo, Amanda Lear è molto di più. amanda lear asia argento
È un personaggio dalle mille sfaccettature, fuori dal coro, lontano dagli schemi. E il suo essere così eclettica viene fuori in tutta la sua potenza in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui l’artista si confessa a tutto tondo, ripercorre la sua vita e, sagace come sempre, stupisce e ammalia.
Ha sfilato sulle passerelle di mezzo mondo, ha posato per i fotografi più famosi e ha calcato i set di cinema e tv per gran parte della sua vita: non si è mai fermata, Amanda Lear. E continua a essere un’icona, tanto da finire dritta dritta nel titolo di una canzone dei Baustelle. I wanna be Amanda Lear, canta il gruppo toscano.
Ha fatto tutto in cinquant’anni di carriera perché tutto dopo un po’ la annoia: “Io mi stanco. Mi stanco sul lavoro, mi stanco in amore. Mi stanco di mangiare sempre la stessa pappa”.
“Ho cambiato strada, spessissimo: ho fatto la modella e poi la cantante e poi la tv, il cinema, il teatro, il doppiaggio. Tutto purché la gente non mi vedesse sempre lì a fare la stessa identica cosa. Me lo immagino il pubblico, che mi vede e pensa “Ancora lei?””.
Sparisce e pioi torna: è questa la sua tattica. Decisamente vincente, fino a oggi. Lei, Amanda Lear, si è sempre distinta per non avere mai peli sulla lingua. Parla di tutto e lo fa con disinvoltura; rompe gli schemi con la sicurezza di chi sa che gli schemi paralizzano e non lasciano vivere.
E lo schema più grande che ha rotto – ieri, quando romperlo era davvero da rivoluzionari e oggi – è quello sul sesso. “Sì, che barba, tutti a dire la Lear è una donna, un uomo, per tanti anni. Come se fosse una cosa così strana. In realtà adesso la vera provocazione è essere conservatori, sposarsi, restare sposati, mettere la cravatta. Ecco, il vero provocatore oggi è il ragioniere. Tutto il resto è superato”, afferma.
Nella conversazione, non si poteva non toccare la questione femminista e il movimento MeToo. È a tal proposito che Amanda Lear racconta la sua esperienza personale, quando era giovane e aveva a che fare con uomini potenti nel mondo dello spettacolo.
“Ricordo i baffoni, il sigaro puzzolente: lo stereotipo del produttore, che personaggio grossier. Mi trovò che ero ragazza, cosa crede che abbia provato a fare con me? Sono cose che son sempre successe, ma questo #metoo che scoperta è? Se c’è una ragazzina stupidina ci casca, ma in un mondo così duro come quello dello spettacolo bisogna essere intelligenti, altrimenti quella delle molestie diventa una barzelletta, che lo fai e poi ti penti anni dopo quando ti accorgi che è stato un errore”, ha risposto dura e schietta Amanda.
“Io, quando è stata eliminata Asia Argento per lo scandalo del ragazzino, mi sono proposta a X Factor. Ho detto: state tranquilli che io non pago minorenni, non mi interessano e tra l’altro dargli 350mila euro come ha fatto Asia Argento sarebbe pura follia, al massimo 50 euro”.