Alberto Angela, dal rapimento in Niger al vizio del caffè: tutte le curiosità sul divulgatore più amato d’Italia
Alberto Angela, vita privata e curiosità sul divulgatore più amato d’Italia
Alberto Angela mette d’accordo tutti: dal telespettatore adulto al giovane universitario che preferisce stare a casa il sabato sera a vedere in tv il programma Ulisse – Il piacere della scoperta, su Rai 1.
Lo speciale “Leonardo – Genio universale” infatti è stato visto da 3.614.000 spettatori, con uno share del 20 per cento. Ha battuto la regina della tv Maria De Filippi. Ma Alberto Angela non si monta la testa.
“Non facciamo questi programmi per il risultato – ha commentato -, il nostro successo è già andare in onda in prima serata. Dall’altra parte – ha aggiunto elogiando lo staff di Maria De Filippi – ci sono gruppi di altissima professionalità, leader del sabato sera. I dati, certo, vanno considerati, ma per me quello che conta è far arrivare la divulgazione scientifica a più persone possibile: sono loro il mio interlocutore. Ed è un risultato che si misura negli anni – ha concluso Alberto Angela -, non nelle singole puntate. I dirigenti Rai hanno avuto grande coraggio e l’affezione del pubblico dimostra che abbiamo avuto ragione. Siamo l’unico Paese al mondo che ha lanciato e vinto questa sfida”.
Insomma, è bello, colto, umile. Desiderato da tutte (e tutti). Alberto Angela è diventato un personaggio super pop. Ma ci sono ancora tanti aspetti della sua vita privata poco conosciuti.
Dall’esordio in tv in Svizzera al rapimento in Niger passando per il vizio del caffè: ecco alcune curiosità sul divulgatore più amato d’Italia.
Paleo-antropologo, giornalista tv, nato a Parigi (dove il padre Piero faceva il corrispondente Rai) sotto il segno dell’Ariete (8 aprile 1962) Alberto Angela da piccolo è stato un bambino molto vivace (undici volte all’ospedale), molto chiacchierone (premio eloquenza all’asilo), si legge nella biografia su Cinquantamila.it. Scuole al liceo Chateaubriand, adolescenza di viaggi (Indonesia, Himalaya). Laurea cum laude in Scienze naturali (1987), poi perfezionamento negli Usa. Militare nei vigili del fuoco.
TV – Alberto Angela ha debuttato nella Televisione Svizzera Italiana nel 1990. In Rai invece ci arriva tre anni dopo sui Rai1 con il padre Piero Angela, conducono insieme il programma “Il pianeta dei dinosauri“.
“Mai e poi mai avrei pensato di finire a lavorare con lui, come abbiamo fatto conducendo insieme alcune fortunate trasmissioni televisive come Il pianeta dei dinosauri o Viaggi nel cosmo”, ha dichiarato il divulgatore in un’intervista ad Alberto Pezzini.
“Sono un ricercatore prestato alla divulgazione. Io ero un bambino che tornava a casa portando pezzi di roccia e serpentelli, mio padre era un ragazzino dotato di una smisurata curiosità per l’intero scibile umano. Lui è un giornalista, io un ricercatore. Lui ha il dono dell’intuito e della sintesi, io ho l’umiltà e la serietà che vengono dai miei studi. Sembriamo intercambiabili, ma non lo siamo”.
Alberto Angela è stato il primo uomo ad entrare, con la sua troupe, nella tomba situata nella Valle dei Re e voluta da Ramsesse II per i suoi figli (un mausoleo di circa 130 metri).
Il rapimento – Nel 2002, Alberto Angela è stato sequestrato insieme alla troupe nel delta del Niger, dove si trovava per servizio. “Mitra puntato addosso, stavo per essere ucciso”, ha raccontato il divulgatore.
Picchiato, “ma la parte più brutta erano le torture psicologiche, come le finte fucilazioni. Poi ci hanno abbandonati nel deserto, sono andati alle nostre macchine e le hanno devastate, derubandoci di tutto. Il giorno dopo sono tornati e ci hanno lasciati liberi“.
Alberto Angela Curiosità e vizi
Collezionista di sabbia – Alberto Angela colleziona sabbia: “Ho iniziato anni fa, quando partivo per le mie spedizioni da paleontologo, prima di cominciare con la tv. Riempivo con la sabbia i rullini fotografici poi, tornato in Italia, travasavo il materiale nelle boccette di vetro. Ne ho più di una ventina, e dai colori riesco sempre a identificare il deserto di provenienza”.
Caffè e piscina – La mattina Alberto Angela prende “due espressi, uno di seguito all’altro. E quando sono all’estero mi porto sempre il caffè dall’Italia, non riesco a farne a meno, ovunque mi trovi”, si legge sul Corriere della Sera. L’altro rito è la piscina: “Pratico molto nuoto, con costanza, e mi faccio sempre un chilometro e mezzo”.
Gira sempre col coltellino svizzero multiuso. Gli sono stati dedicati un asteroide (80652 Albertoangela) e una rara specie marina (Prunum albertoangelai) dei mari della Colombia.
Sposato con Monica (1993), Alberto Angela ha tre figli: Riccardo, Edoardo e Alessandro.