Le foto di Al Bano e Putin che avrebbero spinto l’Ucraina a inserire il cantante nella lista nera | FOTO
Le immagini sono state pubblicate da Novella 2000
AL BANO PUTIN FOTO – La notizia aveva sorpreso tutti: Al Bano inserito nella lista nera dell’Ucraina, cioè tra quelle persone che rappresentano una minaccia per il Paese. E non soltanto lui, anche Toto Cutugno e Michele Placido. Ma uno dei motivi che avrebbe “incastrato” il cantante pugliese sarebbe una sua esibizione, risalente al 2017, al gala per i 100 anni della Ceka, la polizia segreta sovietica poi Kgb in cui ha lavorato Vladimir Putin. Al Bano, dunque, è un personaggio scomodo al Paese dell’Est Europa per la sua presunta vicinanza al leader della Russia. Un incontro tra i due, poi, è stato immortalato da alcune immagini pubblicate da Novella 2000 su concessione dello stesso artista.
Al Bano, intanto, sulla questione ha dichiarato alla testata: “Tutto questo è successo perché ho cantato davanti a Putin. Cosa avrebbero voluto, che mi rifiutassi? Io canto per tutte quelle persone perbene che decidono di venire ai miei concerti. Non chiedo le loro idee, la loro razza, la loro etnia, se sono ricchi o se sono poveri, se sono uomini o donne, se sono etero o gay. Io canto per il prossimo e per chi mi vuole sentire e ha voglia di divertirsi, il resto non conta. Se mi dicono davanti a Putin non dovevi cantare, rispondo: ‘No, belli miei, non ci sto’”.
Il cantante, poi, ha ammesso di aver incontrato più volte Putin: “La prima negli anni Ottanta durante una tournée in Russia. Feci 18 concerti a Leningrado e altri 18 a Mosca. In uno di quelli arrivò, ma allora era il capo del Kgb. Il giorno dopo venne in hotel per salutarmi. Poi qualche anno fa cantai al Cremlino per festeggiare un Capodanno. Allo stesso tavolo c’erano Putin e la sua famiglia e Boris Eltsin e famiglia. Nel novembre scorso, invece, alla festa del centenario del Kgb, eravamo tanti, un concerto collettivo. Lui si divertì, come tutti”.
Infine Al Bano ha affermato al giornale: “Noi artisti abbiamo un compito immenso e meraviglioso: portare la gioia nelle case, là dove c’è gente che magari vive anche momenti di difficoltà e cerca un attimo di evasione, di leggerezza, di musica e di poesia. Può essere tutto questo un pericolo nazionale? Forse sì”.