Nella serie tv di Celentano ci sono battute copiate da comici italiani
Il nuovo programma di Celentano è al centro delle polemiche
Adrian – la serie animata ideata da Adriano Celentano e disegnata da Milo Manara, in onda su Canale 5 – è al centro delle polemiche. L’ultima quella alzata dal programma satirico di Mediaset, Striscia la notizia, dopo le segnalazioni di alcuni telespettatori.
Secondo molti lo sketch di Nino Frassica, inserito nello spettacolo del Molleggiato, non sarebbe del tutto originale. L’attore siciliano a un certo punto avrebbe detto : “Sa cantare? Sa recitare? Sa presentare? Sa ballare? No? Allora è perfetta per la televisione”.
Una frase che, in realtà, non sarebbe sua, ma presa da un’esibizione di Andrea Pucci. “In molti ci avete segnalato che questa battuta è uguale a quella che Pucci fece con Alessia Marcuzzi per presentare il suo programma Big Show“, hanno affermato i conduttori del tg creato da Antonio Ricci, Ficarra e Picone.
“Certo che dopo dieci anni era legittimo aspettarsi maggior originalità da parte di Celentano”, ha poi sottolineato Ficarra.
Adriano Celentano si è cimentato in un nuovo progetto: è Adrian, la serie televisiva d’animazione scritta e ideata dal cantante. Al film hanno lavorato personalità importanti: Vincenzo Cerami alla sceneggiatura, Milo Manara ai disegni e Nicola Piovani alla colonna sonora.
Adrian, trasmesso su Canale 5 a partire dal 21 gennaio 2019, in realtà era stato progettato sin dal 2009, giusto un decennio fa. E’ composto da nove episodi e ciascuno di questi viene introdotto da uno show intitolato Aspettando Adrian.
Alla serie – che è ambientata nel 2068 e che tocca diverse tematiche sociali, dalla violenza sulle donne all’immigrazione – hanno partecipato diversi personaggi noti. Tra questi Nino Frassica, Lillo & Greg e Natalino Balasso.
Inizialmente era stata ipotizzata Michelle Hunziker come conduttrice dello spettacolo antecedente ad Adrian. Ma la showgirl ha rinunciato al suo ruolo.
La prima puntata della serie è stata vista da 5.997.000 spettatori. La seconda, invece, da 3.965.000 persone.