Quali sono i 10 sogni più frequenti e cosa significano?
Una breve guida, compilata da uno psicologo britannico, rivela l'interpretazione delle 10 esperienze oniriche più ricorrenti
Quante volte ci svegliamo cercando di ricordare cosa abbiamo sognato la notte precedente, chiedendoci cosa possa significare quel determinato sogno? Esiste ora una piccola guida, compilata da uno psicologo britannico esperto di sogni, Ian Wallace, per comprendere il significato delle 10 esperienze oniriche più ricorrenti.
In trent’anni di carriera, lo scienziato, apparso più volte in programmi della BBC, ha analizzato oltre 170mila sogni dei suoi pazienti, scoprendo come l’analisi dell’inconscio degli esseri umani attraverso le proprie esperienze oniriche sia il miglior modo per identificare gli obiettivi personali di vita e capire come realizzarli.
Nel suo “The Top 100 Dreams”, un best seller nel Regno Unito, Wallace cerca di aumentare la consapevolezza del pubblico riguardo i sogni e come la loro interpretazione possa aiutare i propri pazienti a sviluppare la propria personalità.
I sogni sono tanto comuni nell’uomo da averne testimonianze storiche importanti fin dagli albori dell’umanità. Una delle prime attestazioni di esperienze oniriche nella letteratura umana è rappresentata per esempio dall’“Epopea di Gilgameš”, il poema epico di ambientazione sumera scritto nel III millennio a.C. in cui il protagonista rivela a sua madre di aver sognato il cielo stellato crollargli addosso.
Ma se sognare è un’esperienza così comune (e ci tocca così tanto), perché non riusciamo a capire cosa significano i sogni?
Le teorie neurologiche più accreditate
Esistono diverse teorie che cercano di spiegare il motivo per cui sogniamo, a partire dall’analisi neurologica dei soggetti addormentati.
Una di queste è la teoria dell’attivazione di sintesi. Tale modello fu elaborato nel 1976 da J. Allan Hobson e Robert McCarley, secondo i quali i circuiti nel cervello si attivano durante il sonno REM, la fase caratterizzata da un’intensa attività cerebrale in cui gli occhi si muovono rapidamente in diverse direzioni, e il soggetto sogna.
Questo sistema permette l’attivazione delle aree del sistema limbico – ossia quell’insieme di formazioni cerebrali del telencefalo e del diencefalo implicate nel controllo delle emozioni, sensazioni e ricordi.
Il cervello sintetizza questa attività interna – il sognare – e tenta di dare significato a questi segnali. Questo modello suggerisce che i sogni sono un’interpretazione personale di segnali generati dal cervello durante il sonno.
Esisterebbero quindi prima le emozioni interne e poi i sogni, che sono un tentativo di dare un senso a queste emozioni.
Un’altra importante teoria è quella della simulazione delle minacce formulata da Antti Revonsuo, un neurologo e psicologo finlandese. Secondo questo modello, il cervello in fase onirica prepara al peggio il soggetto facendogli vivere una determinata situazione: cercando di allenare il sognatore alle paure reali della vita.
Stress, ansia ed esperienze drammatiche aumentano quindi la predisposizione a fare brutti sogni e la loro frequenza. E lo stesso incubo può ripetersi parecchie volte, per allenare il cervello a riconoscere la situazione negativa.
Queste due teorie sono spesso presentate come concorrenti, ma anche se la prima definisce i sogni come un’interpretazioni di input interni e la seconda invece li definisce come elaborazioni di input esterni, entrambe li definiscono come il tentativo di dare un ordine a uno stato di apparente caos.
Il metodo di Wallace
Sulla base di queste considerazioni neurologiche, Ian Wallace ha formulato un proprio metodo di interpretazione, il cosiddetto “Dream Connection Process” che secondo lo psicologo britannico, consente di collegare le immagini e i simboli apparsi nei sogni dei soggetti con situazioni riguardanti la loro vita quotidiana.
I pazienti possono così utilizzare questa consapevolezza per agire e cambiare la propria vita. Questo metodo permette al sognatore di identificare azioni positive da portare a termine durante la veglia, che lo aiuteranno a realizzare le proprie aspirazioni.
“Un sogno è solo un sogno finché non lo metti in pratica”, sostiene Wallace. Secondo lo psicologo britannico quindi i sogni possono non solo essere interpretati ma agiscono come uno stimolo per la vita di tutti i giorni. I più ricorrenti secondo lo psicologo sono:
A chi non è mai capitato di sognare di fuggire da quella che in quel momento è percepita come una minaccia imminente? Secondo Wallace, chi sogna di essere seguito ha un problema che non sa come affrontare.
Lo psicologo britannico sostiene che questo tipo di esperienza onirica permette al soggetto di identificare i propri talenti inespressi e perseguire le proprie ambizioni, basta solo identificare il problema da cui si sta fuggendo.
Coloro che sognano di perdere i denti invece hanno un problema di autostima, secondo Wallace la perdita della capacità di masticare presuppone la mancata fiducia nei propri mezzi per affrontare determinate problematiche di vita.
In questo caso lo psicologo consiglia i propri pazienti di affrontare la situazione, prendendola come una sfida, smettendo di sentirsi impotenti.
I servizi igienici sono lo strumento usato per risolvere le più urgenti esigenze dell’essere umano. Secondo Wallace, sognare di avere bisogno del bagno, senza riuscire a trovarlo, significa che il sognatore ha un problema a identificare e dare priorità ai propri bisogni.
Questo accade, secondo lo psicologo, soprattutto a quelle persone che privilegiano occuparsi dei problemi degli altri, piuttosto che dei propri.
Uno degli incubi peggiori per alcune persone è quello di ritrovarsi senza vestiti davanti a un gruppo di conoscenti. L’abbigliamento, secondo Wallace, permette di presentare una determinata immagine di noi stessi agli altri, restare nudi in pubblico suggerisce quindi una vulnerabilità del soggetto alle critiche di altre persone.
Il sognatore si sente allora esposto al giudizio degli altri e il consiglio fornito a questi pazienti dallo psicologo britannico è quello di aprirsi con le persone che li circondano, in modo da realizzare i propri talenti.
Nel 2016, il quotidiano britannico The Guardian realizzò un sondaggio nel Regno Unito, da cui emerse che il 45 per cento delle persone intervistate aveva sognato almeno una volta di non aver passato un esame, questo era vero soprattutto per le donne.
Sognare un esame rappresenta un giudizio critico sulla propria esperienza di vita, Wallace consiglia quindi di accettare i propri talenti, invece di giudicarli.
L’esperienza del volo in un sogno suggerisce una liberazione del soggetto dalle difficoltà che lo affliggevano. Wallace sostiene che queste esperienze oniriche sottolineano la capacità della persona di prendere decisioni importanti nella soluzione dei problemi della propria vita.
La sensazione di cadere, secondo Wallace, indica che si sta prendendo troppo a cuore una particolare esperienza della propria vita e le sue conseguenze. Lo psicologo consiglia di affrontare in maniera più serena qualsiasi difficoltà e, piuttosto che preoccuparsi di perdere il controllo della propria vita, bisogna fidarsi delle proprie capacità e di quelle delle persone che da cui si è circondati.
Diverse persone sognano di perdere il controllo del proprio veicolo e questo, secondo Wallace, rappresenta la capacità del soggetto di fare progressi verso un determinato obiettivo, che però il sognatore crede di non poter raggiungere.
In questo caso, lo psicologo consiglia, invece di cercare di controllare la situazione, di permettere al proprio istinto di scegliere il percorso migliore per se stessi.
Secondo Wallace, le camere di una casa in un sogno rappresentano aspetti diversi della propria personalità, per cui trovarsi in una stanza vuota suggerisce la necessità inconscia di scoprire un proprio talento inespresso.
Più tempo una persona trascorre a esplorare le proprie capacità, più è probabile che troverà altri aspetti di se stesso che gli offriranno diverse opportunità nella propria vita.
L’ultimo dei 10 sogni più ricorrenti analizzato da Wallace, è quello di arrivare in ritardo a un appuntamento. Secondo Wallace, questo tipo di sogno suggerisce al soggetto che sta perdendo un’opportunità.
Secondo lo psicologo britannico, il sognatore è probabilmente coinvolto in qualcosa che non lo soddisfa invece di adoperarsi per raggiungere gli obiettivi che davvero lo interessano. In questo caso, Wallace consiglia di identificare le proprie aspirazioni e decidere di realizzarle senza esitazioni e senza lasciarsi sviare da altre occupazioni.