I villaggi sperduti delle montagne dello Yemen risparmiati dalla guerra
La vita scorre come ai tempi del medioevo, ma piuttosto che un idillio bucolico, si tratta di una quotidiana lotta per la sopravvivenza
Alcuni villaggi dello Yemen sono stati risparmiati dalla guerra civile che da più di un anno devasta il paese, ma la vita è ugualmente dura per i loro abitanti. Sono i villaggi sperduti tra le montagne dello Yemen occidentale, dove tutto scorre identico da centinaia di anni.
La maggior parte non ha elettricità e acqua corrente e l’impatto della guerra civile che da 18 mesi ha colpito il paese e reso indisponibili i servizi essenziali per molti dei 28 milioni di abitanti dello Yemen, qui è stato minimo.
Un fotografo di Reuters è salito sulle montagne per raccontare la vita in questi villaggi, dove la cena è ancora cucinata su fuochi a cielo aperto e il lavoro nei campi è annunciato dall’alba. Ma non si tratta di un idillio bucolico, bensì di una medievale lotta per la sopravvivenza.
I villaggi sono progettati per affrontare al meglio le avversità: enormi cisterne raccolgono le acque piovane e le abitazioni sono costruite con enormi pietre ricavate dalle rocce delle montagne che hanno resistito per secoli alle alluvioni e ai terremoti.
Ma se arriva una calamità, l’isolamento è una condanna per gli abitanti che hanno bisogno di cure mediche o di essere ricoverati. Le donne incinte spesso hanno complicanze legate al parto e i pazienti immobilizzati sono fortunati se sopravvivono al viaggio di otto ore sdraiati su barelle fatte a mano.
I beni di prima necessità sono trasportati in cima alle montagne sul dorso dei muli e l’agricoltura resta l’unica attività economica. I villaggi sono conosciuti per l’apicoltura e il miele prodotto è venduto in tutta la nazione.