L’uragano Matthew si prepara a investire Haiti
Il violento fenomeno atmosferico potrebbe devastare il paese, uno dei più poveri al mondo, già in ginocchio dopo il terremoto del 2010
Gli haitiani residenti nelle fragili capanne sulla costa cercano disperatamente riparo all’arrivo del più forte uragano caraibico degli ultimi nove anni, un uragano chiamato Matthew.
L’evento è classificato come un ciclone di categoria 4 e porta con sé venti che raggiungono i 230 chilometri orari. Il suo arrivo su Haiti era stato annunciato per le prime ore di oggi, martedì 4 ottobre 2016.
Il Centro nazionale uragani degli Stati Uniti aveva emesso un allerta riguardo a piogge torrenziali che mettono in pericolo di vita, vento e tempeste.
Il presidente ad interim Jocelerme Privert ha riferito che ci sono già state alcune vittime, in particolare tra le persone colte dall’uragano mentre erano in mare, e che risultano esserci dei dispersi, nonostante gli inviti alla prudenza.
Le frange esterne del ciclone avevano già cominciato a lambire il paese lunedì in serata, quando le acque dell’oceano erano entrate in decine di case di Les Angleis. A Les Cayes, i forti venti avevano piegato gli alberi e interrotto la fornitura di energia elettrica.
Mentre alcune persone hanno lasciato le proprie abitazioni per trovare rifugio, altri si sono mostrati riluttanti ad abbandonare le loro case per paura dei fenomeni di sciacallaggio.
Inoltre, si teme che i venti e la pioggia possano innescare allagamenti e colate di fango verso i villaggi e le baraccopoli dei sobborghi di Port-au-Prince, la capitale di Haiti.
La protezione civile ha evacuato 130 bambini da un orfanotrofio, mentre 300 detenuti sono stati trasferiti dalla prigione al centro abitato più vicino.
La situazione nel paese è complicata, oltre dalle condizioni di estrema povertà della popolazione, anche dal fatto che in seguito al terremoto del 2010 che uccise circa 200mila persone, molti haitiani vivono ancora nelle tende, mentre il colera introdotto dalle forze di pace dell’Onu ha creato un ulteriore problema sanitario. Oltretutto, le elezioni presidenziali, a lungo rimandate, sono previste per il 9 ottobre.
L’uragano Matthew arriverà a Cuba e alle Bahamas nel corso della giornata di oggi e potrebbe raggiungere la Florida giovedì, pur perdendo potenza. Il governatore della Florida ha dichiarato lo stato di emergenza lunedì approntano le risorse necessarie all’evacuazione e i rifugi, e allertando la Guardia nazionale.
Anche Cuba si è preparata per tempo all’arrivo del fenomeno atmosferico, diversamente da Haiti dove, come si è detto, la situazione è complicata dalla sovrapposizioni di varie crisi e difficoltà istituzionali.
Anche Guantanamo, la famigerata base navale e prigione militare americana, sarà colpita nel corso della giornata di oggi.
L’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale ha stanziato lunedì 400mila dollari di fondi per Haiti e la Giamaica.
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