I centri di riabilitazione per tossicodipendenti delle Filippine
Il governo filippino, all'interno dalla sua asprissima guerra contro la droga, ha istituito diversi programmi di riabilitazione per aiutare tossicodipendenti e pusher
La crescente popolarità, soprattutto nel sudest asiatico, delle metanfetamine – un farmaco a basso costo che causa una fortissima dipendenza – sta portando diversi paesi ad adottare una linea politica molto dura per combattere quella che sta diventando una vera e propria guerra contro il narcotraffico.
Le misure restrittive più dure sono state prese nelle Filippine, dove la guerra contro la droga del neo-presidente Rodrigo Duterte, da quando è stato eletto il 30 giugno, ha già ucciso quasi 2288 persone. Duterte è conosciuto nel suo paese con il soprannome “The punisher”, il castigatore. La sua campagna ha spinto quasi 700 mila tra pusher e tossicodipendenti a registrarsi alle autorità in un processo chiamato “Surrendering” cioè “Arrendersi”.
I governi locali stanno cercando di colmare le lacune attraverso alcuni programmi e servizi per aiutarli. La riabilitazione privata avviene diversamente, varia dai gruppi di sostegno guidati prevalentemente dal clero, essendo la nazione prevalentemente cattolica, alle costosissime strutture a pagamento che sono quasi del tutto inaccessibili economicamente per la maggior parte dei Filippini.
Olongapo si trova a nord di Manila. In questa città il governo ha stabilito programmi di riabilitazione dove ai tossicodipendenti viene insegnato a costruire bare di semplice compensato, verniciate di bianco, per 5000 pesos al mese. Queste bare servono alle famiglie più povere della città che non possono permettersi i servizi funebri.