Versace, Wahrol, Dalì: gli scatti erotici e provocatori del “fotografo delle celebrità”
I suoi scatti erotici e feticisti all'epoca scandalizzarono il mondo intero. Non a caso, infatti, venne soprannominato "il re della perversione"
Helmut Newton fu uno dei più discussi e conosciuti fotografi delle celebrità e della moda della seconda metà del ‘900.
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Divenne famoso per la sua arte esplicita e provocatoria, in cui esaltava il nudo femminile.
Il suo stile, volutamente eccessivo e vizioso, lo consacrò da una parte come fotografo geniale e visionario, ma dall’altra venne spesso additato come maschilista o violento, visto che, oltre ad aver una forte carica erotica, le sue foto rappresentavano anche pratiche BDSM (pratiche erotiche che si basano sulla condivisione di fantasie fondate sul dolore, il disequilibrio di potere e l’umiliazione tra due o più partner adulti e consenzienti).
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I suoi scatti erotici e feticisti all’epoca scandalizzarono il mondo intero. Non a caso, infatti, venne soprannominato “il re della perversione”.
Egli stesso dichiarò durante la sua vita: “Ho sempre cercato un po’ di scandalo, anche nei miei ritratti”.
Newton morì nel 2004 per un incidente d’auto, e dopo 14 anni dalla sua scomparsa, il 25 gennaio 2018 è stata inaugurata dalla Guy Regal Gallery di New York una mostra delle sue foto più rare, che raccoglie i suoi lavori più iconici.
La mostra, intitolata Nudi in pelliccia (Naked in a Fur Coat è il titolo originale) comprende un ritratto di Andy Warhol a Parigi, Salvador Dalí nel famoso hotel parigino Meurice, Paloma Picasso in una strada buia con addosso un abito firmato Karl Lagerfeld e un nudo di Gianni Versace disteso su un divano leopardato al lago di Como.
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