Gilet gialli, la Francia affronta il quinto sabato di proteste contro il governo Macron
Il 15 dicembre 2018 per il quinto fine settimana consecutivo i gilet gialli sono scesi in piazza in tutta la Francia per manifestare contro il governo di Emmanuel Macron.
Tommaso Gandini, inviato per TPI a Parigi, ha seguito l’evolversi delle proteste, passando da Opera agli Champs Elysee, superando i controlli di polizia in diversi punti della città.
Fin dalla mattina gli agenti hanno arrestato 104 persone e altre 2mila si sono radunate nella capitale francese.
Le proteste sono iniziate il 17 novembre, quando i primi gilet gialli sono scesi in strada per protestare contro il caro carburanti, da Digione a Rennes, da Parigi a Bordeaux: almeno 50mila manifestanti hanno indossato i gilet catarifrangenti gialli e organizzato migliaia di blocchi stradali.
Chi sono i gilet gialli
Quali idee ci sono dietro il movimento di protesta che sta assediando Parigi? In francese si chiamano gilets jaune, gilet gialli. (qui abbiamo spiegato cosa vogliono)
Il nome prende spunto dal giubbotto che gli automobilisti devono indossare nelle situazioni di emergenza, obbligatorio anche in Italia per aumentare la propria visibilità sulla strada. La protesta è esplosa contro un rialzo dei prezzi del carburante previsto dal governo di Emmanuel Macron all’interno di piano per la transizione energetica del paese.
La mobilitazione è nata da una raccolta di firme su internet, trasformandosi in un movimento di piazza che sta mettendo sotto pressione la leadership di Macron. La battaglia originaria contro il caro benzina (e diesel) si è allargata a rivendicazioni più generali su potere d’acquisto e tagli alle tasse, dando sfogo al malcontento che ha fatto piombare ai minimi la popolarità del titolare dell’Eliseo.