Inquinamento record nel nordest della Cina
La città di Shenyang, capoluogo della provincia Liaoning, ha raggiunto uno dei più alti livelli di inquinamento dell’aria nel weekend del 7 e 8 novembre
Diverse città cinesi sono state invase da una forte ondata di smog nel weekend tra il 7 e l’8 novembre 2015. La città più colpita è stata Shenyang, nel nordest del Paese, dove l’indice della qualità dell’aria Pm2.5 si è alzato fino ad arrivare sopra i mille microgrammi per metro cubo, con un picco di 1.400, come dichiarato dall’agenzia Xinhua.
È un numero 40 volte superiore rispetto al limite che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) considera sicuro. La visibilità nella città, a causa della nube di smog, era limitata a 100 metri. “I dati registrati a Shenyang rappresentano verosimilmente i livelli più alti di inquinamento registrati in Cina da quando il Paese ha iniziato a monitorare la qualità dell’aria nel 2013.”, ha riportato il giornale di Hong Kong South China Morning Post.
La qualità dell’aria è migliorata la mattina di lunedì 9 novembre a Shenyang, mentre l’aria rimane ancora molto cupa a Changchun e Jilin. Questo fenomeno sarebbe dovuto principalmente al riscaldamento a carbone usato in massa per via dell’inverno. Il 3 novembre, il New York Times ha riportato che la Cina brucia il 17 per cento di carbone in più rispetto a quello che dichiara.
L’agenzia Xinhua ha criticato le autorità municipali e ambientali di Shenyang per la loro inefficienza nel gestire la crisi dell’inquinamento dell’aria, mentre diversi residenti hanno contestato alle autorità il non aver dichiarato l’emergenza causata dai gravi livelli di inquinamento dell’aria.