Le drammatiche immagini del vasto incendio che sta devastando la Grecia
Le fiamme sono divampate nelle pinete che circondano la capitale Atene e hanno fatto più di 60 vittime
Un vasto incendio ha colpito la Grecia nella giornata di oggi, 24 luglio 2018.
Il bilancio delle vittime è di almeno 60 morti e di 156 feriti, tra cui alcuni in gravi condizioni.
I numeri sono stati forniti dalle autorità elleniche, ma i numeri sono ancora provvisori mentre le fiamme continuano a bruciare, anche a causa del forte vento, senza che i pompieri riescano a domarle. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.
“Nessuno rimarrà senza aiuto, nulla resterà senza risposta”, ha promesso il premier in un messaggio televisivo, sottolineando che quello che ora conta è salvare vite umane. “Ora è il momento dell’unità e della solidarietà, il momento della mobilitazione e della lotta per salvare il salvabile”.
Tsipras non ha commentato le ipotesi sulle cause degli incendi. Le indagini su quanto accaduto sono in corso e secondo le prime ricostruzioni gli incendi potrebbero avere natura dolosa o potrebbero essere stati causati da una condotta negligente.
La maggioranza delle vittime è stata trovata senza vita in casa o nell’auto a Mati, un resort sulla costa orientale dell’Attica a 40 km a nordest di Atene. In una villa della zona i soccorritori hanno rinvenuto i corpi carbonizzati di 26 persone.
Alcune vittime sono state trovate abbracciate l’una all’altra sulla spiaggia di Argyri, dove si contano 24 dei 60 morti dei roghi. Nikos Economopoulos, il presidente della Croce Rossa greca, ha riferito a GreekReporter che i corpi abbracciati, tra i quali quelli di bambini, giacevano a una trentina di metri dal mare, nelle vicinanze di un ristorante molto frequentato del litorale. Nello stesso punto sono state rinvenute decine di automobili carbonizzate.
Le fiamme sono sono divampate nelle grandi pinete attorno ad Atene.
Si tratta del più grave incendio del paese, dopo quello che nell’agosto 2007 aveva devastato la penisola del Peloponneso ed era costato la vita a 67 persone.