La fotografa che ha trascorso 8 anni da nomade tra rave e festival illegali
La vita era tutta concentrata su esigenze pratiche, e un costante giocare al gatto col topo con le autorità
La fotografa Vinca Paterson ha passato otto anni a viaggiare per l’Europa partecipando a rave, festival di musica illegali e feste negli anni Novanta. Molti degli scatti di quel periodo sono contenuti nel suo libro di fotografia No System e noi ve ne proponiamo una selezione nella gallery.
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Nata in Corea del Sud nel 1973 da un membro del Ministero degli Esteri britannico, a soli diciassette anni ha lasciato casa per trasferirsi in uno squat di Londra, a causa di quelli che lei definisce disagi nei confronti del sistema educativo e di difficoltà familiari. Dopo qualche tempo è approdata alla vita nomade alla rincorsa di party.
Quel tipo di vita non ha nulla a che vedere con l’idea romantica di una vita senza responsabilità e fatta di festa continua, specifica lei.
“Di sicuro facevamo festa molto più delle altre persone, era il nostro modo di legare con le persone e di essere creativi, ma non era un party costante. Cercare di sopravvivere in strada e di mandare avanti l’impianto di musica, rende difficile la vita di ogni giorno. La vita era tutta concentrata su esigenze pratiche, e un costante giocare al gatto col topo con le autorità”.
Durante quel periodo ha continuato a scattare foto, per rispondere al desiderio di conservare il ricordo di alcune scene. Solo successivamente ha capito la portata culturale delle sue immagini e di quello che ha vissuto in prima persona.
“Personalmente spero che le foto spingano le persone a immaginare un modo diverso di vivere, un tipo di libertà accessibile a tutti, se non materialmente allora almeno come filosofia di vita”.