Le foto che ritraggono la quiete dopo la guerra a Damasco
La capitale della Siria ormai da tempo è toccata solo marginalmente dalla guerra civile. La vita ha ripreso a scorrere indisturbata, e un fotografo l'ha documentato
Un giovane fotografo norvegese che si fa chiamare Chris ha raccontato, sul suo blog Unusual Traveler, la sua recente esperienza di viaggio a Damasco, in Siria.
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Ad ottobre 2017, dopo esser riuscito a ottenere il visto, Chris ha prenotato il primo volo utile per Beirut, capitale del Libano, per poi varcare il confine con la Siria. Ha viaggiato nel paese per dieci giorni, visitando Damasco, Aleppo, Homs e la costa mediterranea prima di tornare a Beirut, per il volo di ritorno verso l’Europa.
Chris ha trascorso tre giorni a Damasco. Quella che ha visto era una città viva e dinamica, poiché la guerra civile in Siria si è ormai spostata da tempo su altri fronti. Mentre città come Homs e Aleppo sono ancora nel pieno dei bombardamenti e delle distruzioni causati dal conflitto, a Damasco la vita scorre indisturbata: coppie mano nella mano, negozi aperti e mercati pieni. Non ci sono tracce visibili della guerra, eccetto per alcuni soldati dal volto rilassato, seduti agli angoli delle strade.
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Negli scatti di Chris si vedono strade affollate e negozianti felici di vedere i turisti ripopolare la città. L’unico chiaro segnale che faceva tornare alla mente la realtà della guerra era il suono dei missili anti-terroristici che colpivano Jobar, un distretto a pochi chilometri di distanza dalla Damasco vecchia. Se ne potevano sentire fino a venti al giorno, scrive Chris.