I bambini monaci dell’India
Un fotografo indiano documenta il dramma di alcuni bambini dell'India costretti a lasciare i propri famigliari per trasferirsi nei monasteri del Paese
Il padre di Lobsang Thekchok non era in grado di assicurargli neanche un pasto giornaliero con il suo stipendio, ed è così stato costretto ad abbandonarlo nel monastero di Von Ngari, situato nel distretto di Manali, nel nord dell’India.
Lobsang era il figlio maggiore e ha accettato di sacrificarsi per aiutare suo padre, che doveva sfamare una famiglia di cinque persone. Oggi, sono passati oltre cinque anni che il giovane monaco non vede i suoi genitori.
Il monastero Von Ngari è uno dei più piccoli dell’India. In genere, un monastero può offrire riparo ad almeno 50 bambini, i quali spesso hanno alle spalle una storia molto simile a quella del quindicenne Lobsang. Von Ngari ne ospita soltanto dodici, tutti di età compresa tra gli 8 e i 19 anni di età.
Il fotografo Kashish Papiani con il suo progetto Sons in exile – “Figli in esilio” – vuole raccontare il dramma di questi bambini, costretti a lasciare i propri famigliari e a trasferirsi nei monasteri del Paese. Secondo quanto riporta l’autore, questa sarebbe la quarta generazione di bambini che lascia la propria casa per andare a vivere in un monastero.
“È giunto il momento che questi piccoli esiliati tornino alla loro vera casa,” ha detto.