Quanta acqua serve per produrre quello che mangiamo
Alcune illustrazioni mostrano quanta acqua si usa per produrre diversi cibi: per un chilo di carne di maiale servono 6mila litri di acqua, 287 litri per un kg di patate
Il cibo che produciamo corrisponde a due terzi dell’impronta idrica del pianeta, secondo Grace Communications Foundation, una fondazione che promuove il risparmio delle risorse idriche, l’utilizzo di energie rinnovabili e sistemi agricoli ecosostenibili.
L’impronta idrica è un’indicatore che misura il volume totale di acqua usata sia in modo diretto, ad esempio per bere o lavarsi, sia indiretto, per produrre servizi per gli abitanti o beni di consumo. Comprende l’acqua piovana e quella prelevata dai fiumi, dai laghi e dalle falde acquifere, che viene poi impiegata nel settore agricolo, industriale e domestico.
Come riporta il Guardian, la produzione di carne prevede il consumo di quantità molto maggiori di acqua, rispetto a quelle per la coltivazione delle verdure. L’Ime (Institution of Mechanical Engineers), società di ingegneria con sede a Londra, ha stimato che per produrre un chilo di carne ci sia bisogno di una quantità che varia dai 5mila ai 20mila litri di acqua, mentre per coltivare un chilo di grano servono tra i 500 e i 4mila litri di acqua.
La differenza è molto marcata per via dell’acqua bevuta dagli animali, che si somma a quella impiegata per produrre il foraggio e i mangimi di cui si nutrono.
Un illustratore lituano ha messo a confronto, attraverso una serie di illustrazioni, le quantità di acqua impiegate per allevare o coltivare diversi alimenti, mettendo in risalto l’enorme spreco che comporta la produzione di carne.