Ashura, la festività più grande del calendario islamico
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Il giorno dell'Ashura è celebrato da tutta la comunità islamica come la più grande festività del calendario. Le celebrazioni comprendono anche atti di autoflagellazione
Ogni anno la comunità musulmana celebra il giorno di Ashura, una ricorrenza religiosa che cade il decimo giorno del mese sacro muharram, il primo mese del calendario islamico. L’evento viene celebrato in diverse parti del mondo, e per motivazioni differenti, a seconda degli hadìth, racconti della vita del profeta Maometto, tramandati oralmente dai suoi compagni.
In generale ci sono due differenze principali nel modo di celebrare l’Ashura, che varia tra sunniti e sciiti:
– Nel mondo sunnita, la festività consiste in un periodo di digiuno di due giorni che corrisponde al nono e il decimo giorno del mese muharram.
– Nel mondo sciita l’Ashura è considerato il più grande evento dell’anno. La giornata commemora la morte dell’imam sciita Hussein, nipote di Maometto, che venne ucciso in battaglia dall’esercito del califfo sunnita dell’epoca, nella città irachena Karbala, circa 1.300 anni fa.
In ricordo dell’uccisione di Hussein e delle torture inflitte ai membri della sua famiglia dopo la sua morte, i musulmani sciiti si autoflagellano battendo le mani sul petto o in testa, ma qualcuno di loro lo fa anche attraverso l’utilizzo di lame o catene.
L’autoflagellazione è una pratica tradizionale e non obbligatoria. Solo gli uomini si autoflagellano con le catene. Al termine della cerimonia, in alcuni Paesi, si incontrano nel bagno pubblico per lavarsi via il sangue prima di tornare a casa.
Nel 2015 l’Ashura si è tenuto venerdì 23 ottobre. Sebbene nel calendario islamico l’evento cada sempre nello stesso giorno dell’anno, nel calendario gregoriano varia di una decina di giorni, essendo il primo un calendario lunare e l’altro uno solare.
(Questo il video della celebrazione dell’Ashura in India)