Ecco dove dipingevano Picasso, Toulouse-Lautrec e Monet
Il luogo di lavoro degli artisti spesso rispecchia la loro stessa personalità. Queste foto d'archivio lo dimostrano
Quando andiamo in un museo d’arte, i dipinti che possiamo ammirare ci raccontano solamente l’opera come è quando è terminata, nella sua versione definitiva. Ma in realtà la storia di quell’opera d’arte è iniziata molto prima e non è scontato che la sua realizzazione sia avvenuta in modo lineare e così come il suo autore l’aveva programmata.
Alcuni scatti illustrano l’altro lato di queste opere e dei pittori che le hanno realizzate, ritratti nei loro studi mentre lavorano ai quadri, buttano giù schizzi preparatori o semplicemente traggono ispirazione nel loro ambiente.
Il grande pittore spagnolo Pablo Picasso (1881-1973 ) è ritratto in un ambiente spoglio, dove ci sono praticamente solo lui e la tela. Quasi come se in quel momento, quando era intento a realizzare le sue opere, ci siano solo lui e l’opera, e tutto il resto non contasse nulla.
Ci sono gli scatti di Claude Monet (1840-1926), pittore francese tra i massimi esponenti dell’impressionismo mentre, ormai anziano, si dedica a una delle molte versioni delle sue ninfee nello studio di Giverny.
Negli ultimi anni della sua vita il pittore, ormai anziano, si ritirò nella località della Normandia e dipinse numerose riproduzioni delle piante di ninfee presenti nello stagno del giardino della sua abitazione. Con il passare degli anni le sue opere si fecero quasi astratte, fino alla morte avvenuta nel 1926.
Henri Toulouse-Lautrec (1864-1901), anche lui francese, è ritratto invece in uno studio disordinato, intento a dipingere l’opera La danza. Non sorprende vedere un pittore noto per una vita movimentata, fatta di bevute di assenzio e frequentazione di prostitute, in uno studio dall’aria decadente e disordinata, che rispecchia in qualche modo la sua tormentata personalità.
Alexandre Cabanel (1823-1889) era un pittore classicista francese dell’Ottocento. Fu molto critico verso i pittori naturalisti ed impressionisti, che nei suoi stessi anni facevano il loro ingresso nella scena artistica francese e cui opponeva il proprio stile legato ai modelli classici.
Lo studio in cui è ritratto rispecchia completamente la sua posizione sull’arte del suo tempo: si tratta di uno studio molto ordinato, classico, con mobili estremamente eleganti e dipinti disposti come in una pinacoteca, e non alla rinfusa come si possono immaginare in uno studio.
Lo studio dell’artista statunitense Jeff Koons, l’unico fra questi ancora in vita, ricorda più uno studio di design rispetto a quello di un artista. Non si vedono molte tele come per gli altri artisti nella galleria, ma una vasta quantità di oggetti situati in un luogo che ricorda più un ufficio che il pensatoio di un artista.
Questo rispecchia molto l’opera di un artista che ha sperimentato numerose tecniche e che usa una vasta gamma di materiali per realizzare le proprie opere.