La campagna delle donne irlandesi con il ciclo per il diritto all’aborto
Dopo la vittoria del matrimonio gay in Irlanda, diverse donne hanno chiesto in modo del tutto particolare al premier Enda Kenny che venga legalizzato anche l'aborto
Alcune donne irlandesi stanno inondando di tweet l’account del primo ministro Enda Kenny con dettagli sul proprio ciclo mestruale in segno di protesta contro il divieto all’aborto ancora oggi in vigore.
La campagna su Twitter è stata lanciata lunedì 2 novembre 2015 dall’attrice comica Grainne Maguire, che ha incoraggiato tutte le altre irlandesi a condividere racconti sul proprio ciclo mestruale.
“Donne irlandesi! La vostra vagina è il loro affare!”, è il motto della protesta chiamata #repealthe8th.
In Irlanda ha recentemente vinto il “Si” al referendum sui matrimoni delle coppie gay, ma l’aborto è ancora illegale. La protesta vorrebbe l’abrogazione dell’emendamento che rende l’aborto ancora illegale e punito dalla legge irlandese con 14 anni di reclusione.
Un cambiamento della Costituzione è possibile solo tramite referendum.
Il primo ministro Kenny non ha risposto su Twitter, ma ha dichiarato che non porterà il suo partito, Fine Gael, a un altro referendum.
In realtà l’aborto in Irlanda è permesso solo nel caso in cui la vita della donna è in pericolo, ma la definizione di rischio è generica e fin troppo ambigua.
Nel 2012, per esempio, Savita Halappanavar è morta a Galway a causa di una setticemia dopo un aborto spontaneo. I medici non erano potuti intervenire con un aborto che, in quel caso, le avrebbe salvato la vita proprio perché la legge non lo permetteva. Nemmeno in caso di stupro è permesso l’aborto.
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