Dentro la Disneyland giapponese abbandonata da anni
Il fotografo parigino Romain Veillon, specializzato nel ritrarre luoghi ormai fatiscenti, è entrato in un parco divertimenti chiuso da dieci anni e ormai deserto
Il fotografo parigino Romain Veillon si è specializzato nel viaggiare per il mondo, dall’Europa all’Africa, dal lontano Oriente al Sudamerica, alla ricerca di luoghi ormai abbandonati, case fatiscenti, treni fermi, prigioni vuote e ogni genere di edificio senza più vita.
Le sue foto sono state recentemente raccolte in un libro, Ask the Dust, che cita il John Fante di Chiedi alla polvere per riferirsi a questi luoghi dimenticati in cui nessuno si preoccupa più di spolverare.
Uno di questi, tra i più suggestivi, è il parco di divertimenti di Nara Dreamland, costruito in Giappone nel 1961 ispirandosi a Disneyland, ma che a differenza del più noto parco statunitense ha smesso di accogliere visitatori nel 2006.
La crisi è stata in larga parte dovuta al fatto che nel frattempo è stata aperto un Disney World originale a Tokyo, oltre al museo/parco degli Universal Studios Japan a Osaka, contro i quali Nara Dreamland non era evidentemente in grado di competere.
Romain Veillon ha quindi varcato la sua soglia diversi anni dopo la chiusura per capire come fosse ridotto questo luogo un tempo ricco di colori, suoni e vita, ora che è invece uno sterminato spazio in cui l’erba si mischia alle attrazioni in disuso e il silenzio regna sovrano.
Per chi fosse interessato agli altri lavori di Veillon, è possibile visitare il suo sito, la sua pagina Facebook o acquistare il suo libro Ask the Dust.