Superenalotto, vincitore si confessa in tv: “Sono milionario ma mi sento solo”
Su Rai 1, al programma “ItaliaSì!” di Marco Liorni, un uomo divenuto milionario grazie al Superenalotto racconta (a volto coperto) la sua storia. E fa una raccomandazione al vincitore dei 209 milioni di Lodi
Superenalotto, un vincitore in tv: “Oggi sono milionario, ma mi sento solo”
Ha fatto molto discutere, di recente, la maxi-vincita a Lodi di 209 milioni di euro grazie a una schedina del Superenalotto: al misterioso vincitore, che ha voluto mantenere segreta la propria identità e che ha avviato l’iter per la riscossione della vincita solo dopo quasi due mesi, sono arrivati in diretta tv i consigli di un uomo che, in passato, grazie allo stesso gioco si è portato a casa ben 35 milioni di euro.
L’altrettanto misterioso vincitore si è mostrato in tv di spalle nel corso della puntata di venerdì 11 ottobre di “Italia sì!”, il programma di Rai 1 condotto ogni pomeriggio da Marco Liorni. “Giocavo da tempo sempre gli stessi numeri, che erano arrivati in sogno a mia madre”, ha raccontato l’uomo, che poi ha raccontato a tutti la sua storia. E, colpo di scena, ha dichiarato che, nonostante la pioggia di denaro ricevuta grazie al Superenalotto, non è poi così felice.
“Ho fatto del bene a tanta gente, ho coperto debiti di amici, ma adesso mi sento solo. Gli unici veri amici che ho sono quelli che non mi hanno mai chiesto un euro”, ha dichiarato l’uomo, facendo capire che l’altro lato della medaglia di diventare milionari è quella di attirare invidie e false amicizie. Il vincitore del Superenalotto ha raccontato che, a causa della vincita, è stato obbligato a cambiare casa: “Vivo in un comprensorio con la vigilanza. A mio figlio ho dovuto mettere una guardia del corpo. Non sto più nel paese dove ero prima, lì lo sanno tutti che ho vinto”.
È innegabile, ovviamente, che la vita di quest’uomo sia cambiata totalmente e in meglio. “Per un po’ – ha continuato il vincitore del Superenalotto su Rai 1 – sono andato al lavorare per non insospettire, poi non ce l’ho fatta più. Ho fatto persino turni di notte”. “Spese pazze? Qualcuna sì. Un posacenere da 500 euro, per esempio. Se devo comprare un’auto lo faccio in 10 minuti, non sto a guardare troppo e a chiedere sconti”. Grazie ai soldi, inoltre, è arrivata anche la possibilità di ricorrere alla fecondazione assistita: “Mia moglie a 51 anni ha avuto il nostro bambino. Quando è nato, sono andato con un gemmologo in Olanda, ho comprato un diamante splendido e gliel’ho portato. Eravamo due operai, lavoravamo nella stessa ditta e mai avremmo pensato a una cosa del genere”.
“Mi sono commosso – ha detto ancora il misterioso vincitore – vedendo un mio amico piangere quando sotto il piatto gli ho fatto trovare un assegno che copriva i suoi debiti con la banca. Ancora oggi ogni mattina mi chiama per dirmi grazie. Io? Io stavo addirittura per comprare la Lazio”.
Ma i lati negativi hanno anche il loro peso. Ed è per questo che, durante l’intervista, il vincitore del Superenalotto ha deciso di dare un consiglio al suo omologo che ha vinto i 209 milioni di euro a Lodi: “Gli direi: non ti fidare di nessuno. Il 90 per cento della gente che si avvicina è solo perché vuole i tuoi soldi”.