ADM: altri 76 siti di gioco illegali oscurati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
La lotta dell’ADM nei confronti dei siti di gioco illegali non accenna a fermarsi, anzi, aumenta sempre di più in termini di intensità. Un’ulteriore prova di ciò viene da una recente azione intentata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che è riuscita ad oscurare altre 76 piattaforme di gioco illegale. Si tratta di un numero significativo di chiusure, che conferma la grande attenzione da parte delle autorità nei confronti di questo fenomeno, sempre più diffuso e pericoloso. Vediamo dunque di approfondire la notizia.
Il 2023 è stato un anno particolarmente positivo per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dato che è riuscita ad oscurare un totale di poco inferiore ai 500 portali di gioco online illegali (491), impedendone l’accesso dall’Italia. Un filone di successi che non si è ancora concluso, considerando che durante l’ultimo “blitz” l’ADM ha aggiunto altre 76 tacche al proprio bastone. A fine ottobre, infatti, è andato in scena un nuovo giro di vite che ha ulteriormente rafforzato il controllo dello Stato nei confronti delle piattaforme prive di licenza. Entro l’11 novembre la chiusura verrà ufficializzata.
Naturalmente si tratta di un’azione volta a tutelare i giocatori e gli scommettitori. L’ADM, infatti, ha un protocollo piuttosto severo, con una serie di regole che devono essere rispettate per ottenere e per mantenere la licenza, riguardanti fattori come la sicurezza informatica, il tetto sulle cifre da puntare e il controllo sull’età degli utenti che giocano online. Ebbene, i portali illegali privi di licenza ADM non rispettano queste regole, creando un danno molto grave non solo all’economia dello Stivale, ma anche alla salute psicologica e finanziaria dei giocatori.
Come anticipato poco sopra, la chiusura dei 76 siti illegali individuati da ADM in partnership con Sogei richiederà una decina di giorni, per questioni puramente tecniche. Infatti, una volta determinato il sito da oscurare, serve del tempo per poter contattare il provider che ospita quel portale ed effettuare il redirect (indirizzi IP italiani) del dominio alla landing page istituzionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La pagina in questione, ovviamente, contiene l’avviso che spiega che quel sito è stato oscurato in base alla mancanza di una regolare autorizzazione.
Il governo si sta attivando per mettere un freno sempre più vigoroso alla piaga del gioco online illegale. Un fenomeno che, come anticipato poco sopra, crea almeno due tipologie di problemi: da un lato il danno economico all’erario, dall’altro il rischio di favorire la nascita di nuovi utenti ludopatici, per via della totale assenza di regole. Per non parlare poi dei pericoli inerenti la sicurezza. I siti web di gioco online non autorizzati dall’ADM, infatti, non sono sottoposti a controlli, il che vuol dire che possono tranquillamente truffare gli utenti e mettere a rischio la loro privacy.
In secondo luogo, spesso sono sprovvisti di misure come il protocollo SSL e la tecnologia HTTPS, che rendono la connessione al server sicura e protetta. Questo può permettere ai criminali informatici di carpire i dati sensibili degli utenti, come le informazioni di accesso al conto di gioco o i dati della carta di credito utilizzata per effettuare depositi o prelievi sulla piattaforma. Alla luce di tutto ciò, le nuove misure di sicurezza che il governo sta pianificando potrebbero creare le condizioni per una situazione relativa al gambling online più sicura e semplice da tenere sotto controllo.
Inoltre, a marzo sono iniziate le discussioni in merito alla tanto attesa riforma dei giochi, che viene richiesta da lungo tempo dal PD e dalla Lega. I precedenti tentativi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, purtroppo, non sono andati a buon fine, dunque si è deciso di agire seguendo un nuovo piano d’azione. In base alla bozza del nuovo piano operativo, si punta a proteggere maggiormente le fasce più sensibili ai rischi correlati al gioco d’azzardo, sia online sia offline, oltre alle nuove misure per colpire al cuore il problema dei siti illegali. Di contro, serviranno almeno un paio d’anni per giungere ad un testo definitivo, e per approvarlo. Nel mentre, prima di iscriversi ad una piattaforma online di gambling, si consiglia sempre di visionare la lista dei siti illegali presso il portale ufficiale dell’ADM.
Per quel che riguarda l’online, le nuove normative prevedrebbero un sistema di regolamentazione ancor più severo rispetto a quello attuale. Innanzitutto si parla della possibilità di bloccare l’accesso ai siti illegali in modo quasi automatico, senza dover attendere le classiche lungaggini burocratiche. In altre parole, si tratterebbe di un accordo diretto con gli ISP (Internet Service Provider) per oscurare quasi immediatamente i siti in esame.
Chiaramente l’inasprimento delle misure contro i siti di gioco illegali avrà delle conseguenze a cascata su tutti gli attori che agiscono in questo comparto. Anche i siti di affiliazione ai casinò e alle piattaforme di scommesse online dovranno prestare ancor più attenzione, soprattutto per quel che riguarda i contenuti informativi e le recensioni dei portali. Il settore delle affiliazioni scommesse, come spiegano le guide degli esperti, rappresenta non a caso uno dei comparti che sta vivendo il maggior sviluppo nell’ambito dei vari business online.
Bisogna dunque approcciare con cura questo settore, per un motivo molto semplice: se non si fa attenzione e se si indirizza l’utente verso un sito illegale, dunque non a norma, rischia anche la piattaforma che si è resa autrice di tale pubblicità. Ovviamente il requisito indispensabile per poter rientrare nella lista delle piattaforme di gioco online recensite, qualora fosse il caso di ricordarlo, lo abbiamo citato più volte: per essere considerato legale in Italia, un sito di scommesse o un casinò online deve tassativamente passare i controlli dell’ADM, ottenendo l’apposita licenza assegnata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
In conclusione, le nuove misure contro il gioco online illegale rappresentano una svolta importante per proteggere la sicurezza dei giocatori, e per potenziare il controllo su tale mercato, evitando così il dilagare della piaga dei portali non autorizzati.