Il partito di governo dello Zimbabwe ha estromesso Mugabe come leader
Il partito al governo dello Zimbabwe ha estromesso Robert Mugabe come leader
Robert Mugabe ha accettato di dimettersi da presidente dello Zimbabwe. Intanto il partito al governo dello Zimbabwe ha estromesso Robert Mugabe come leader.
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Il partito Zanu-PF ha nominato l’ex vicepresidente Emmerson Mnangagwa, che era stato licenziato dal signor Mugabe due settimane fa, al suo posto.
Nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 novembre l’esercito dello Zimbabwe aveva preso il potere marciando sulla capitale, Harare, con dei carri armati, qualche giorno dopo la decisione del presidente Mugabe di estromettere il suo vice Emmerson Mnangagwa, candidato a succedergli al governo del paese.
Mnangagwa era stato preso di mira soprattutto dalla moglie di Mugabe, Grace, anche lei candidata alla successione.
Il comitato centrale di Zanu-PF aveva avvertito che i procedimenti di impeachment sarebbero iniziati martedì 21 novembre se Mugabe non fosse dimesso da presidente entro mezzogiorno (ora locale), di lunedì 20 novembre.
Da giovedì 16 novembre Mugabe, sua moglie Grace e due figure di spicco della fazione politica da lei guidata Generation 40, i ministri Jonathan Moyo e Saviour Kasukuwere, si trovano agli arresti domiciliari nella “Blue House”, la residenza privata del leader 93enne nella capitale Harare.
Un funzionario del partito ha detto che Mnangagwa, che secondo quanto riferito è tornato in Zimbabwe, è stato nominato candidato presidenziale del partito per le elezioni generali del 2018.
Mugabe è stato presidente dello Zimbabwe per 37 anni, avendo guidato il paese da quando ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1980. Ha partecipato attivamente alla lotta per l’indipendenza come leader della Zimbabwe African National Union e ha trascorso 11 anni in prigione prima di diventare primo ministro del paese dal 1980.
Emmerson Mnangagwa, 75 anni, era il vicepresidente dello Zimbabwe. Lo scorso 6 novembre è stato estromesso dall’incarico con l’accusa di slealtà, mancanza di rispetto e disonestà. Mnangagwa è un ex capo dell’intelligence.