Zaporizhzhia, la centrale nucleare scollegata ancora una volta. L’Aiea: “Molto preoccupati”
Zaporizhzhia, la centrale nucleare scollegata ancora una volta. L’Aiea: “Molto preoccupati”
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è stata disconnessa nuovamente dalla rete elettrica ucraina. Lo hanno rivelato i funzionari dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) che si trovano sul sito dell’impianto, dopo gli attacchi che negli scorsi giorni avevano già costretto il sito a sospendere le forniture per la prima volta in quasi 40 anni di attività. La centrale situata a Enerhodar, catturata dalle forze russe a inizio marzo, viene ancora gestita da tecnici ucraini.
Nel pomeriggio le autorità filorusse di Enerhodar avevano annunciato che la fornitura di elettricità all’Ucraina proveniente dalla centrale era stata sospesa per complicanze tecniche. La disconnessione, già avvenuta il 25 agosto scorso, si è ripetuta “dopo nuovi bombardamenti nell’area”, secondo le informazioni fornite dalle autorità ucraine all’organismo delle Nazioni Unite. Tuttavia, ha precisato l’Aiea, il sito continua a funzionare “grazie a una linea di assistenza”.
Una situazione “estremamente complessa e difficile”, ha detto il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, che si è detto “molto preoccupato” per l’aumento delle operazioni militari nella zona dell’impianto.
Nelle scorse settimane i combattimenti tra forze ucraine e russe avevano spinto organizzazioni internazionali come l’Aiea a chiedere ripetutamente di cessare le ostilità. Il timore è che uno scollegamento possa aumentare il rischio di incidenti “catastrofici” per il mancato raffreddamento dei reattori e del combustibile nucleare, che richiede energia elettrica. Anche nel caso del 25 agosto, la compagnia ucraina Energoatom aveva garantito che durante la disconnessione la centrale aveva ricevuto energia da una vicina centrale elettrica, tramite una linea di backup.