Almeno 40 vittime in un attacco suicida nella città yemenita di Aden
Un'autobomba è esplosa mentre alcune reclute si registravano per il servizio militare. L'Isis ha rivendicato l'attentato contro "l'esercito di apostati dello Yemen"
Un attacco suicida portato a segno con un’autobomba e rivendicato dall’Isis ha ucciso almeno 40 reclute dell’esercito yemenita, ferendone altre 60, nella città portuale di Aden, lunedì 23 maggio 2016.
L’esplosione è avvenuta del distretto di Khor Maksar mentre le reclute erano in fila per registrarsi per il servizio militare.
Aden è la capitale temporanea del governo internazionalmente riconosciuto guidato da Abd Rabbo Hadi Mansour, mentre l’esercito regolare sostenuto dalle forze di una coalizione guidata dall’Arabia Saudita non è ancora riuscito a riprendere il completo controllo della capitale Sanaa.
Il sedicente Stato islamico ha dichiarato che l’attacco, uno dei più sanguinosi, era diretto contro “l’esercito di apostati dello Yemen” e che l’attentatore è Abu Ali al-Adeni.
Una seconda bomba piazzata al cancello di una base militare a poca distanza non ha invece causato vittime.