Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato seguente.
La decisione senza precedenti delle autorità tedesche dello scorso aprile di vietare a Yanis Varoufakis l’ingresso nel Paese e ogni attività politica è stata solo l’inizio. È stata seguita da oltraggiose violazioni di ogni principio dello Stato di diritto – uno sviluppo inquietante di fronte a un’ Europa che scivola inesorabilmente verso il totalitarismo.
Dopo aver promesso all’avvocato di Varoufakis che avrebbero risposto per iscritto a tre ragionevoli domande (quale autorità ha emesso il divieto? quando lo ha emesso? su quali basi?), le autorità tedesche hanno infine risposto che… non avrebbero risposto, adducendo la “sicurezza nazionale” e perché qualsiasi risposta scritta avrebbe compromesso il “corretto svolgimento dei compiti della polizia federale e degli altri servizi di sicurezza coinvolti nel caso”. In altre parole, le pratiche autoritarie di Orban e Mitsotakis vengono adottate liberamente nei bastioni della democrazia liberale, le cui autorità ora si sentono libere non solo di violare le libertà fondamentali, ma anche di eludere il diritto dei cittadini di sapere chi ha deciso di vietarle, quando e in base a quali motivazioni – e tutto questo in un’Unione Europea che avrebbe dovuto garantire i diritti politici e la libertà di movimento a ogni cittadino dei suoi Stati membri.
Alla luce di questa chiara violazione del diritto tedesco ed europeo, e dopo essersi consultato con MERA25 Germania e il suo team legale, Yanis Varoufakis sta
portando le autorità tedesche davanti ai tribunali tedeschi per violazione dei suoi diritti fondamentali e diffamazione, indicando la sua intenzione di ricorrere, se necessario, ai tribunali europei.
I documenti presentati ai tribunali tedeschi ricordano ai giudici che Varoufakis avrebbe dovuto parlare il 12 aprile alla Conferenza sulla Palestina – un evento
organizzato da Jewish Voice for a Just Peace in the Middle East, MERA25 e altre organizzazioni – come forum per discutere di ciò che deve essere fatto per garantire uguali diritti politici a tutti coloro che si trovano tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Incapaci di sopportare il fatto che MERA25 avesse co-organizzato la Conferenza sulla Palestina con attivisti ebrei, rendendo ridicola l’accusa di antisemitismo, le autorità tedesche hanno violentemente interrotto il Congresso e rivelato il loro divieto assoluto per Yanis Varoufakis.
Invocando la “sicurezza nazionale” per giustificare il loro scivolamento verso il totalitarismo, e con l’obiettivo di sostenere pienamente il “diritto” di Israele di
commettere crimini di guerra contro il popolo palestinese indisturbati da critiche o proteste, le autorità tedesche hanno, in sostanza, abolito sia lo Stato di diritto tedesco che il principio più importante dell’UE – la libertà di movimento dei cittadini europei e il diritto di impegnarsi in attività politiche in ogni angolo dell’UE.
MERA25, e il nostro movimento DiEM25, invita ogni cittadino, europeo o non europeo, a opporsi all’invocazione arbitraria, totalitaria e brutale della “sicurezza nazionale” per abolire i diritti politici fondamentali che i popoli europei hanno combattuto per secoli per stabilire. Dopo tutto, nella Germania di oggi e nel resto d’Europa, niente minaccia la sicurezza dei cittadini più della perdita dei nostri diritti fondamentali!