Che volto avranno gli americani nel 2050?
Negli Stati Uniti le relazioni inter-etniche sono sempre più comuni. National Geographic ha cercato di immaginare come saranno fatti in futuro gli statunitensi
Per il suo 125° anniversario, il National Geographic ha chiesto alla scrittrice Lise Funderburg e al fotografo Martin Schoeller di catturare il volto multietnico che potrebbero avere gli americani nel 2050.
Le relazioni inter-etniche sono sempre più comuni negli Stati Uniti. Con l’avvento di Tinder, OKCupid e altri social network sembra essere diventato ancora più facile conoscere persone con le quali si potrebbe avere una buona affinità.
Questi incontri, spesso anche inter-etnici, potrebbero portare sempre più persone ad avere un’identità multi-razziale.
Ecco alcuni esempi dell’aspetto che potrebbero avere i cittadini statunitensi nel 2050:
Si tratta di foto ritoccate con Photoshop, che mostrano come potrebbero essere gli americani del futuro.
Camminando per le strade, andando a lavoro, o facendo la spesa si potranno un giorno sarà possibile vedere quelli che National Geographic ha chiamato “blackanesi”, “filatini”, “chicanesi”, o “korgentiani”.
Per la prima volta nel 2000 l’Istituto nazionale di statistica americano ha dato la possibilità di dichiarare più di una sola etnia di appartenenza. 6,8 milioni di persone ne hanno indicata più di una, e nel 2010 il numero è salito a 9 milioni (un aumento del 32 per cento in dieci anni).
Gli studi sull’appartenenza a gruppi etnici della popolazione non sono tuttavia privi di difetti. Non è infatti semplice auto-identificare la propria etnia, perché si è influenzati da molti fattori come quelli familiari, culturali e geografici.
Alcune ricerche suggeriscono che le persone si stanno abituando all’idea della fusione fra etnie, e questo potrebbe ridefinire il modo in cui si immagina la propria appartenenza etnica.
Secondo uno studio del quotidiano The Wall Street Journal, il 15 per cento dei matrimoni nel 2010 sono stati fra persone di etnie diverse. Tra questi sono soprattutto gli asiatici (28 per cento) che si sposano con persone di un’altra etnia, seguiti dagli ispanici (26 per cento), dagli afroamericani (17 per cento) e, infine, dai bianchi (9 per cento). Inoltre il 7 per cento dei bambini nati negli Stati Uniti nel 2009 sono nati da genitori di etnie diverse.
(La mappa con il tasso di matrimoni inter-etnici nei diversi stati degli Stati Uniti)
Da alcune ricerche sembra che i giovani sotto i 30 anni e le persone che hanno conseguito un diploma universitario sarebbero i più propensi alle unioni inter-etniche.
Tuttavia le disuguaglianze che caratterizzano la società americana si ritrovano anche nelle coppie inter-etniche, e la segregazione e la povertà impediscono ancora una piena mobilità sociale.