Volontari musulmani restaurano una chiesa di Mosul, in Iraq
“Questo è un messaggio ai nostri fratelli cristiani perché tornino alle loro case, Mosul ha bisogno di loro”, ha detto uno dei volontari
Diversi volontari musulmani hanno cominciato la restaurazione di una chiesa nella parte orientale di Mosul, in Iraq, recentemente sottratta ai miliziani del sedicente Stato islamico.
Si tratta di una cinquantina di giovani iracheni che ripuliranno e risistemeranno la chiesa della Vergine Maria nel quartiere di Dergazliya, che durante l’occupazione dell’Isis era stata trasformata in una sede della polizia morale. Molti altri luoghi di culto, sia chiese che moschee, sono state distrutte dai miliziani jihadisti.
“Abbiamo deciso di assumere un ruolo diretto per ripulire la nostra città”, ha detto Maher al-Obaidi, a capo della Rete delle organizzazioni della società civile. “Adesso è il momento di ripulire e risistemare moschee, chiese e altri luoghi di culto”.
“Tutti i volontari all’opera sono musulmani, perché i membri delle altre comunità sono stati cacciati dalle loro case dai miliziani di Daesh (acronimo arabo che indica l’Isis, ndr) e ancora non si sentono sicuri a tornare”, ha aggiunto Obaidi.
“Questo è un messaggio ai nostri fratelli cristiani perché tornino alle loro case, perché Mosul ha bisogno di loro”, ha confermato Mohammad Badrany, dell’Ong Ramah, che collabora all’iniziativa.
L’offensiva per espellere l’Isis dalla sua capitale irachena è cominciata il 17 ottobre 2016. Il 18 gennaio 2017 le forze irachene avevano annunciato di aver completato la riconquista di Mosul est, sulla sponda orientale del Tigri.
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