Volkswagen taglia 30mila posti di lavoro in tutto il mondo
La casa automobilistica tedesca eviterà così gli esuberi forzati in Germania almeno fino 2025 e aumenterà il proprio margine operativo
La casa automobilistica tedesca Volkswagen, d’accordo con i sindacati, ha deciso di tagliare 30mila posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2020, in modo da evitare esuberi forzati in Germania.
Il piano annunciato venerdì 18 novembre 2016 consentirà all’azienda di risparmiare 3,7 miliardi di euro all’anno portando il margine operativo al 4 per centro entro il 2020, contro il 2 per cento previsto per quest’anno.
L’obiettivo resta inferiore a quello dei principali competitors europei come Renault e Peugeot Citroen che puntano a un margine operativo del 6 per cento entro il 2021.
Volkswagen, che resta il maggiore produttore di automobili in Europa, sta cercando di incrementare i suoi risparmi e limitari i costi elevati della produzione in Germania.
Inoltre, l’azienda deve pagare miliardi di euro a causa dello scandalo sulle emissioni e finanziare i suoi programmi per le auto elettriche e le self-drive cars.
I leader del sindacato hanno riferito che Volkswagen ha accettato di non ricorrere agli esuberi in Germania, dove impiega circa 114mila persone, fino al 2025.
Ci saranno invece pensionamenti anticipati e una riduzione del personale part-time. Verranno tagliati posti non solo in Germania ma anche in nord America, Brasile e Argentina.
Di contro, verranno creati novemila posti di lavoro nel settore delle auto elettriche, principlamente in fabbriche situate in terreno tedesco.