A Ghouta sono morti oltre 500 civili in una settimana
Le forze governative siriane, fedeli al presidente Bashar al-Assad, e quelle russe hanno bombardato per oltre una settimana la parte orientale di Ghouta, in Siria, provocando oltre 500 vittime, tra cui 121 bambini
Le forze governative siriane fedeli al presidente Bashar al-Assad, con il sostengo di quelle russe, hanno bombardato per oltre una settimana la parte orientale di Ghouta, in Siria, provocando oltre 500 morti, tra cui 121 bambini.
La parte orientale di Ghouta è in mano ai ribelli, ed è sotto incessanti bombardamenti aerei.
Nella serata di sabato 24 febbraio 2018 il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una tregua di 30 giorni in Siria, che include anche la parte orientale di Ghouta. La tregua dovrà iniziare “quanto prima”.
Il cessate il fuoco non riguarda solo Ghouta, ma tutta la Siria, dove si sta combattendo su più fronti.
La risoluzione di pace prevede una tregua di 30 giorni per permettere agli aiuti umanitari di raggiungere la popolazione locale e di evacuare i feriti in gravi condizioni di salute. Un medico di Ghouta aveva denunciato la volontà di colpire scientemente gli ospedali in Siria.
Venerdì 23 febbraio, a causa del veto posto dalla Russia, il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva bocciato una risoluzione per ottenere un cessate il fuoco in Siria, proprio mentre il conflitto entrava nel sesto giorno consecutivo di bombardamenti nella parte orientale di Ghouta, area in mano ai ribelli siriani. La Russia è un alleato chiave della Siria e del presidente Bashar al-Assad.
Le aree di Douma e Hamouriyeh – come è possibile vedere in questa fotogallery da Ghouta – sono state le più colpite dai bombardamenti.