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Cosa significa l’incontro del presidente Trump in Corea del Nord

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Credit: Afp

Cosa significa l'incontro del presidente Trump in Corea del Nord

visita trump corea nord commento – “È stato un piccolo passo per il presidente, ma è stato un passo da gigante per il suo successo televisivo”. Sono queste le parole con cui il Washington Post ha commentato la visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Corea del Nord. Un incontro, quello con il dittatore Kim Jong-un, partito da un tweet pubblicato all’improvviso dal Tycoon durante il G20 di Osaka, in Giappone.

I due leader si sono stretti la mano nella Joint Security Zone (JSA), il solo punto in cui i soldati delle due Coree si trovano a pochi metri di distanza e dove lo scorso anno hanno avuto luogo i vertici tra Kim e il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Poi, The Donald ha attraversato la linea simbolica della zona demilitarizzata tra le due Coree, il teatro, come ricorda Pierre Haski su France Inter, del conflitto tra i due paesi iniziato settant’anni fa e ancora irrisolto. Trump è stato il primo presidente americano a entrare nel territorio della Corea del Nord.

Dopo il gesto simbolico, ripreso accuratamente dai media che l’hanno reso uno spettacolo visivo da guardare in diretta tv, i due leader hanno avuto un colloquio informale durato cinquanta minuti, al termine del quale hanno annunciato la decisione di riprendere i colloqui sul programma nucleare e sulla sicurezza nella penisola nordcoreana.

Nonostante la risonanza dell’evento, analisti ed esperti hanno cercato di dare il giusto peso, politico e diplomatico, all’incontro bilaterale.

In primo luogo, occorre sottolineare che sotto l’amministrazione Trump non sono stati fatti significativi passi in avanti nella risoluzione dei conflitti tra i due paesi.

Nell’ultimo summit, avvenuto lo scorso marzo ad Hanoi, le discussioni erano state interrotte bruscamente senza che fossero rilasciate dichiarazioni congiunte. Il presidente Usa aveva proposto di sospendere le sanzioni economiche imposte al paese in cambio di uno smantellamento totale del programma nucleare (che, a differenza dell’Iran, ha la bomba nucleare), mentre la Corea del Nord aveva messo sul tavolo uno smantellamento parziale delle infrastrutture  nucleari in cambio della cancellazione delle sanzioni più dure.

L’incontro di ieri potrebbe indicare, dopo il fallimento anche del summit in Giappone, il desiderio di portare avanti i negoziati. E di farcela, questa volta. Anche se, evidenzia il Washington Post, da quando Trump è presidente il paesi di Kim ha aumentato il suo arsenale nucleare.

visita trump corea nord commento – In secondo luogo, si può affermare che dietro il gesto di Trump ci sia una mossa strategica per preparare un terreno a lui favorevole in vista delle elezioni  presidenziali del 2020. Come sottolineato da Haski, Trump è riuscito a dare un immagine di sè come di un capo in grado di risolvere, almeno apparentemente, problemi e ostacoli. Anche i più invalicabili.

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