“Durazzo è una città fantasma”: i vigili del fuoco raccontano la desolazione in Albania dopo il terremoto
I Vigili del Fuoco italiani raccontano a TPI lo scenario spettrale e desolante ritrovato in Albania dopo il violento terremoto del 26 novembre
I Vigili del Fuoco raccontano la desolazione in Albania dopo il terremoto
“Qui porto di Durazzo, siamo 3 Msl con le colonne mobili, siamo le unità ‘sisma Puglia, Campania e Basilicata’. Abbiamo gli user con la loro attrezzatura, una gestione rimessa. Siamo riforniti da Bari per le cose più urgenti, per il materiale che non è reperibile e con l’elicottero. Per ora non tutte le sezioni stanno operando, il tempo sta peggiorando”.
Il linguaggio tecnico ma diretto, le comunicazioni rapide: a Durazzo non c’è tempo da perdere e i vigili del fuoco italiani, partiti da Bari il 26 novembre per prestare soccorso in Albania – Paese colpito da una serie di volente scosse di terremoto – sono operativi al cento per cento.
I Vigili del Fuoco italiani raccontano a TPI lo scenario spettrale e desolante ritrovato in Albania dopo il violento terremoto.
Alle 22 di martedì sera, due traghetti sono partiti alla volta di Durazzo: Sezione sisma Bari, Napoli, Potenza, Foggia e Taranto.
Nel frattempo, il numero dei morti causati dal sisma che ha colpito l’Albania il 26 novembre è salito a 40, mentre continuano senza sosta le operazioni dei soccorritori impegnati a estrarre i cadaveri dalle macerie. Ma le speranze di ritrovare persone vive sono ormai vane.
Tra le vittime, ci sono anche quattro bambini di età dai tre agli otto anni e 17 donne.
Durazzo e Thumane sono state le città più colpite dal sisma e anche quelle dove si sono verificate il maggior numero di vittime.
“Durazzo è completamente vuota, le forze dell’ordine locali non sorvegliano la città, qualcuno dorme in macchina per sorvegliare le abitazioni e controllare che nessuno vada a svaligiarle. È una desolazione unica, non c’è nessuno che gira, i vigli del fuoco locali sono dotati di mezzi vetusti, quando ci vedono gli brillano gli occhi”, racconta i vigili.
Un’altra, violenta, scossa di terremoto è stata registrata giovedì 28 novembre 2019. Il sisma, la cui magnitudo è stata di 5.1, si è verificato poco prima delle 12, scatenando il panico in particolar modo a Durazzo tra i residenti e i soccorritori ancora impegnati a scavare tra le macerie dopo il devastante terremoto registrato lo scorso 26 novembre.
Nelle zone colpite dal terremoto sono arrivati anche ingegneri e tecnici del Corpo nazionale esperti nella valutazione speditiva di strutture lesionate e analisi del danno a seguito di terremoto.
Una solidarietà che ha spinto il presidente della Repubblica albanese, Ilir Meta, a ringraziare pubblicamente “il popolo italiano e le sue istituzioni per il grande contributo in questa tragedia” e che ha commosso il console generale della Repubblica di Albania, Adrian Haskaj.
“Non ho parole. Oggi mi sono commosso più di una volta per questa fratellanza”, ha detto quest’ultimo al porto di Bari per la partenza, direzione Durazzo, della colonna mobile del servizio regionale pugliese di Protezione Civile.
“Tutta l’Italia è in piedi, come un fratello – ha aggiunto in lacrime il console -. Ci foste stati voi lì a Durazzo avreste sicuramente salvato tante vite. Noi, purtroppo, non abbiamo esperienza né mezzi: l’aiuto dell’Italia è vitale. Ringrazio di cuore tutti”.