Il video dell’insegnante di yoga che rompe il tabù delle mestruazioni
L'istruttrice di yoga Steph Gongora mostra se stessa con i leggings bianchi sporchi di sangue mestruale per dire che non c'è niente di cui vergognarsi ad avere il ciclo
Siamo nel 2018. L’umanità finora, nella sua millenaria storia, ne ha viste di tutti i colori. Ormai è abituata a tutto. Eppure c’è una cosa che rimane ancora un tabù: le mestruazioni.
È uno dei fenomeni fisiologici più ricorrenti al mondo, che riguarda la metà degli abitanti della terra, e che rende uguali tutte coloro che hanno un utero e una vagina. Ma perché l’argomento mestruazioni, e la parola stessa, provocano ancora una certa vergogna? Perché da anni le pubblicità degli assorbenti non nominano la parola ciclo ricorrendo a perifrasi e allusioni?
Perché la parola tampone fa arrossire? E perché le ragazze che vanno in bagno stanno ben attente a nascondere i loro assorbenti, mentre non hanno nessun problema a mostrarsi con in mano un pacchetto di fazzolettini? Dove sta la differenza?
Queste sono le domande che hanno spinto l’istruttrice di yoga Steph Góngora a pubblicare su Instagram un video che la ritrae nelle sue posizioni yoga, mentre i suoi leggings bianchi appaiono sporchi di sangue mestruale. Succede. Quando si fa attività fisica, quando si cammina, ma anche quando si sta sedute a una scrivania, è normale che si possano avere delle perdite. E non c’è nulla di cui vergognarsi.
Gongora con il suo video ha voluto convincere le altre donne a mettere da parte la loro vergogna, e lo ha voluto fare catturando l’attenzione con un’immagine che non viene mai diffusa: la macchia rossa sui pantaloni.
“Sapevo che avere una macchia di sangue rosso vivo sui pantaloni bianchi incontaminate sarebbe stata una dichiarazione forte in una società che raramente si prende il tempo di leggere veramente”, ha spiegato la donna. “Catturare l’occhio della gente con qualcosa di un po’ più scioccante è necessario per tirarla fuori dal loro scrolling sui social network”.
Gongora ha raccontato che il suo obiettivo nella creazione del video, poi diventato virale – che è stato sponsorizzato dal marchio di tamponi Cora – non era solo parlare dell’argomento, ma incoraggiare tutte a mettere da parte la vergogna che ci portiamo dietro dalla “centinaia di anni di cultura che ci hanno fatte sentire sporche e piene di vergogna” per via delle mestruazioni.
“Smettete di sprecare i vostri sforzi per nascondere la cosa che dà continuità alla specie”, ha scritto l’insegnante di yoga. “Educate le vostre figlie. Fategli capire che le mestruazioni possono essere sia un inconveniente che un dono, ma mai qualcosa di cui vergognarsi”.
“Io sono una donna, quindi sanguino”.
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