Berlin is emotion
Marco Tronconi racconta in un video la bellezza della capitale tedesca
Berlino è una delle capitali europee più amate: una città da tre milioni e mezzo di abitanti ricca di storia e di arte. Sono in molti a considerarla quasi un mondo a parte, lontano dalle cittadine tedesche: una metropoli che ha aperto le porte a tutti e che, come tante altre città europee, mostra senza paura le cicatrici di un conflitto mondiale, della guerra fredda, esibendone il simbolo più iconico: i frammenti di un doppio muro che fino al 1989 ha diviso la città in due parti, Berlino Ovest e la Ddr, la repubblica democratica tedesca, sotto influenza sovietica.
E se il malessere è spesso embrione della creazione, in qualsiasi sua forma, Berlino si può considerare una delle ambasciatrici del vecchio continente, per quanto riguarda l’arte, soprattutto quella di strada. Ne sono la prova gli innumerevoli club, espressione della cultura underground, che nella capitale tedesca ha trovato il suo ambiente ideale per rigenerarsi nel tempo. La capitale della techno, dell’elettronica e del sound più ricercato, è meta dei giovanissimi che sono alla ricerca di evasione o vogliono arricchire la propria cultura musicale.
Berlino lascia spazio a tutti e a tutto, il multiculturalismo la rende oggi specchio di tutti i popoli. Da queste sinergie sono nati numerosi movimenti, in città l’attivismo politico è molto sentito, e altre iniziative interessanti. Gli edifici occupati si celano dietro a ogni angolo, dove è possibile, nel rispetto di chi ci abita. Alcuni diventano club, altri spazi espositivi e atelier degli artisti. Berlino cambia in continuazione, si espande e si rinnova.
Anche i musei, ricchi di esposizioni temporanee che soddisfano tutti i gusti non deludono e non lo fanno nemmeno le opportunità lavorative, per molte delle quali basta semplicemente conoscere l’inglese. Gli italiani a Berlino, nel 2013, erano circa 20mila, per non contare quelli non registrati.
Una città meravigliosa, che attira sempre più giovani da tutto il mondo. Un video di Marco Tronconi ne illustra la bellezza: