Ventidue civili sono morti in un bombardamento dell’aviazione siriana vicino a Idlib
L’attacco è avvenuto nell’ultimo giorno del cessate il fuoco di 72 ore annunciato dall’esercito di Assad
Ventidue persone sono morte in un bombardamento dell’aviazione siriana, nonostante l’esercito di Assad avesse annunciato un cessate il fuoco unilaterale su tutto il paese. La denuncia arriva dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Il bombardamento aereo ha colpito la città di Darkush, vicino al confine con la Turchia, nella provincia nordoccidentale di Idlib. La zona è considerata una roccaforte dei ribelli, incluso il gruppo estremista al Nusra, legato ad al Qaeda.
Altre persone sono rimaste ferite e il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. Nove delle vittime sono donne.
Nonostante la tregua, l’Osservatorio siriano per i diritti umani e i gruppi dei ribelli sostengono che in alcune zone gli scontri sono continuati e c’è stato poco sollievo per la popolazione stremata.
Giovedì 7 luglio l’esercito siriano è riuscito a circondare la zona di Aleppo controllata dai ribelli e a bloccare l’unica via di accesso alla città, mettendo di fatto sotto assedio circa 250mila persone che non possono lasciare la città.
I combattimenti dopo cinque anni di guerra civile sono tornati ad intensificarsi negli ultimi mesi in Siria e l’accordo per il cessate il fuoco raggiunto a febbraio, che comunque esclude il fronte al Nusra e il sedicente Stato islamico, ha iniziato a vacillare.