Venezuela, l’Assemblea costituente ha revocato l’immunità a Guaidò
L’Assemblea nazionale costituente (Anc) ha revocato l’immunità del leader dell’opposizione Juan Guaidò, accogliendo così la richiesta del presidente del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) del Venezuela.
Nel resoconto alla fine del dibattito, il presidente dell’Anc Diosdado Cabello ha spiegato che “è formalmente autorizzata la prosecuzione del processo nei confronti del cittadino Juan Guaidó, in modo che la giustizia, d’accordo con la Costituzione e le leggi, possa incaricarsi di applicare i meccanismi previsti nei diversi codici di procedura penale”.
Il presidente ha lanciato un duro attacco contro il leader dell’opposizione: “È il nulla e si muove con atteggiamento di sfida, ma oggi sono felici i partiti che non fanno parte del suo gruppo perché gli stiamo revocando l’immunità, e noi ora stiamo agendo in base alla Costituzione”.
L’attacco di Guaidò al Governo non si è fermato qui: “Credono che attaccando me e i miei collaboratori bloccheranno la speranza di cambiamento in Venezuela. Mi hanno sequestrato il 13 gennaio, e sono qui. Mi hanno detto che mi avrebbero messo in manette, e sono qui. Ieri hanno inviato paramilitari a spararci, e sono sempre qui”.
Inoltre il leader dell’opposizione ha anche spiegato che la sua incarcerazione non metterebbe fine alle proteste nel paese perché esiste una Road Map “che prevede le azioni da portare avanti”.
“Tutte le carte sono sul tavolo compresa l’ipotesi di invocare l’articolo 187 della Costituzione [che prevede l’invito di forze militari straniere come forma di cooperazione ndr], ma sappiamo che questo dipende dai nostri alleati. A noi spetta mantenerci uniti e in mobilitazione permanente”.