Attivisti pro Maduro allontanati dall’ambasciata del Venezuela a Washington
Venezuela news | Attivisti pro Maduro allontanati dall’ambasciata del Venezuela a Washington.
Alcuni attivisti pro Maduro sono stati allontanati nella giornata di lunedì 13 maggio dall’ambasciata del Venezuela a Washington. Ad annunciarlo è stato sul suo profilo Twitter Carlos Vecchio, rappresentante dell’autoproclamato presidente Juan Guaidó, riconosciuto dagli Usa come legittimo ambasciatore del Venezuela.
Nel tweet Vecchio annuncia di aver notificato “Agli invasori illegali della nostra ambasciata del Venezuela a Washington che devono lasciare la sede diplomatica. Annunceremo presto i prossimi passi”, allegando anche una foto con l’ordine di sfratto.
Il diplomatico, poi, aggiunge: “Cesserà l’ invasione e presto l’usurpazione. Grazie infinite alla diaspora venezuelana per il suo sforzo”.
#AHORA: Autoridades notifican a invasores ilegales de nuestra Embajada de #Venezuela en #Washington que deben desalojar sede diplomática. Anunciaremos próximos pasos pronto. Cesará invasión y pronto usurpación. Gracias infinita a la diáspora venezolana por su esfuerzo. pic.twitter.com/LyNJJMyybT
— CARLOS VECCHIO (@carlosvecchio) 13 maggio 2019
Carlos Vecchio, successivamente, ha anche allegato un video che mostra le forze dell’ordine recarsi all’ingresso dell’ambasciata per recapitare la notifica di “sfratto”.
#AHORA Agentes federales notifican a invasores que:
1. Las autoridades legítimas y reconocidas por #EEUU son las designadas por Pdte. (E) @jguaido.
2. Que deben desalojar inmediatamente.
3. Si desconocen la orden, serán encarceladas y procesadas judicialmente.¡Seguimos por 🇻🇪! pic.twitter.com/aR6gvcRhVr
— CARLOS VECCHIO (@carlosvecchio) 13 maggio 2019
Secondo quanto riferito Gustavo Tarre, rappresentante del Venezuela presso l’Osa (Organizzazione degli Stati americani), tre attivisti hanno già lasciato l’ambasciata, mentre altri quattro sono rimasti al suo interno e non avrebbero, secondo alcune fonti vicino a Maduro, nessuna intenzione di andarsene.
La notizia arriva poche ore dopo la richiesta formale di Guaidò agli Usa di ottenere un appoggio dalle forze armate statunitense.