In Venezuela sono state convocate le elezioni per l’Assemblea costituente voluta da Maduro
Il voto si terrà a luglio, rinviate a dicembre le elezioni dei governatori. Nel paese continuano le proteste, morte altre due persone nello stato di Barinas
Continuano le proteste e gli scontri in tutto il Venezuela contro il presidente Nicolas Maduro. Negli ultimi giorni la rivolta si è inasprita nello stato occidentale di Barinas, dove otto persone sono morte nelle manifestazioni antigovernative. La procura ha comunicato che altre due persone sono morte in seguito agli scontri.
Juan Sanchez (21 anni) ed Erick Molina (35) sono morti durante le manifestazioni in due zone diverse della capitale dello stato, entrambi colpiti da spari di arma da fuoco al torace.
Dall’inizio delle manifestazioni contro Maduro dei primi giorni di aprile sono morte 60 persone durante le proteste in Venezuela.
Intanto, sono state convocate le elezioni dei governatori degli stati e dei sindaci venezuelani: si terranno il 10 dicembre 2017. Prima arriveranno, però, quelle per l’Assemblea costituente promossa da Maduro, previste per fine luglio.
L’annuncio è arrivato dalla responsabile del Consiglio nazionale elettorale (Cne) venezuelano, Tibisay Lucena. In un discorso trasmesso a reti unificate, Lucena ha detto che la proposta di riforma costituzionale di Maduro “rappresenta una opportunità per tutti coloro che vogliono la pace e il progresso nel Venezuela”.
La costituzione venezuelana prevedeva che le elezioni dei governatori e dei sindaci si tenessero nel dicembre 2016, ma il Cne le aveva posticipate a giugno 2017, giustificando il ritardo con la richiesta di referendum contro Maduro presentata nel 2016 dall’opposizione e poi annullata dalla Corte suprema per presunte irregolarità.
L’ex candidato presidenziale dell’opposizione, Henrique Capriles, su Twitter ha contestato la decisione del Consiglio elettorale scrivendo che “il popolo venezuelano non vuole la truffa costituzionale di Maduro e non la accetta”, aggiungendo che “risulta difficile trovare una faccia tosta che abbia preso tanto in giro il nostro popolo quanto la signora Lucena”.
Il 22 maggio un magistrato della Corte suprema venezuelana ha respinto il progetto di Assemblea costituente presentato da Maduro al Consiglio nazionale elettorale. Marisela Godoy, giudice della sala di Cassazione civile del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) ha spiegato che nei termini in cui è stata proposta “questa costituente non ci rappresenterà legittimamente e porterà solo altro sangue e altri orrori”.
“Chavez lo disse chiaramente: se bisogna cambiare anche solo una virgola della costituzione, bisogna comunque sentire il parere del popolo”, argomenta la magistrata, sottolineando che il progetto di Maduro non prevede né un referendum per convocare la costituente né un referendum per approvare la riforma che verrà redatta da questo organismo.
Prima di lei si era schierato contro la costituente il suo collega Danilo Mojica Monsalvo, giudice della Cassazione sociale della Tsj.