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L’ex premier olandese Van Agt e la moglie hanno scelto di morire insieme con l’eutanasia

Immagine di copertina
Dries Van Agt e la moglie Eugenie. Credit: Radboud University

L’ex premier olandese Dries Van Agt e sua moglie Eugenie Krekelberg hanno scelto di morire insieme ricorrendo all’eutanasia. Avevano entrambi 93 anni ed entrambi erano malati da tempo.

Lo ha reso noto l’ong Rights, fondata dal politico nel 2009 e impegnata nel sostegno alla causa del popolo palestinese. “Lunedì 5 febbraio Dries Van Agt è morto nella sua città natale di Nijmegen, insieme e mano nella mano con la sua amata moglie Eugenie Krekelberg”, si legge nel comunicato dell’associazione.

Van Agt è stato primo ministro dei Paesi Bassi dal 1977 al 1982. Di formazione cattolica, ha sempre militato nel partito democratico-cristiano Apd, governando prima con l’appoggio della destra e poi con quello della sinistra. È considerato l’ideatore della politica di tolleranza verso la cannabis tutt’ora in vigore nei Paesi Bassi.

Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta l’ex premier ha ricoperto l’incarico di ambasciatore della Comunità europea, prima in Giappone (dal 1987 al 1990) e poi negli Stati Uniti (dal 1990 al 1995).

Van Agt è stato per lungo tempo un sostenitore dello Stato di Israele, ma a partire dagli anni Ottanta e in particolare dopo un viaggio nello Stato ebraico nel 1999, ha cambiato radicalmente il proprio punto di vista abbracciando la causa palestinese. “Ho visto quante cose empie stavano accadendo in Terra Santa”, dirà in seguito.

Dieci anni più tardi ha fondato l’ong Rights Forum. E il suo nuovo punto di vista sulle vicende mediorientali lo ha portato ad allontanarsi progressivamente dall’Apd.

Nel 2019 Van Agt è stato colpito da un’emorragia cerebrale, dalla quale non si è mai pienamente ripreso. Anche la salute di sua moglie negli ultimi anni è andata costantemente peggiorando. È stata “il sostegno e il rifugio con cui ha vissuto insieme per più di settant’anni”, si legge nella nota diffusa da Rights Forum : “Lui continuava a chiamarla ‘la mia ragazza’ con tenerezza”.

Dopo anni di sofferenze, i due coniugi hanno deciso di morire insieme, mano nella mano. Il funerale si è svolto in forma privata nei giorni scorsi.

“Van Agt si è assunto importanti responsabilità in un periodo turbolento ed è riuscito a ispirare molti con la sua personalità sorprendente e il suo stile unico”, recita il messaggio di cordoglio della casa reale olandese.

L’attuale premier Mark Rutte lo ha ricordato con queste parole: “Con il suo linguaggio fiorito e unico, le sue convinzioni chiare dalla presentazione sempre sorprendente, ha dato colore e sostanza alla politica olandese in un momento di polarizzazione e rinnovamento del partito”.

LEGGI ANCHE: Che differenze ci sono tra eutanasia, suicidio assistito e testamento biologico

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