Usa, la polizia spara e uccide un afroamericano nello stato di Washington
La polizia ha sparato e ucciso un giovane afroamericano nello stato di Washington provocando un’ondata di proteste negli stati occidentali, che minacciano di aumentare le tensioni nelle regione e a Portland, la città dell’Oregon da mesi teatro principale del movimento di protesta.
Chi è l’afroamericano ucciso
Gli amici e i familiari della vittima hanno identificato il ragazzo ucciso come Kevin E Peterson Jr, di 21 anni, sottolineando che era un giocatore di football del suo liceo e un orgoglioso padre di una bambina. Peterson è stato ucciso giovedì sera nel parcheggio di una banca a Hazel Dell, una zona vicina a Vancouver, nello stato di Washington. Il padre di Peterson ha detto che il figlio non aveva precedenti e di non avere idea su come sia rimasto coinvolto in un incidente con le forze dell’ordine. Secondo quanto reso noto dell’OregonLive, Peterson è rimasto ucciso mentre era al telefono con la sua compagna.
Le proteste
La notte scorsa decine di persone hanno iniziato a protestare nella zona della sparatoria dove sono arrivati anche i familiari del giovane. “Non hanno molte informazioni, hanno un lutto enorme, aveva 21 anni, aveva una bambina appena nata, non sanno quello che è successo”, ha spiegato ai media uno dei parenti.
Con una dichiarazione, la polizia locale ha detto che una pattuglia della task force antidroga stava conducendo un’indagine e aveva raggiunto un uomo nel parcheggio di una banca. A questo punto l’uomo avrebbe aperto il fuoco contro di loro che hanno poi risposto. Secondo quanto riferito dalla polizia, un’arma è stata recuperata nella scena della sparatoria.
Le presidenziali alle porte
L’uccisione di Peterson accade a tre giorni dalle elezioni americane più importanti di sempre. La questione razziale è uno dei temi centrali per l’opinione pubblica e sui quali si giocano fino all’ultimo i voti della comunità afroamericana.