“Trump è convinto che ad agosto tornerà presidente degli Usa”
“Ad agosto Trump potrebbe ritornare presidente“: questo il messaggio che i fedelissimi del Tycoon fanno trapelare a margine del summit dei conservatori di Dallas di Sabato scorso “For God and Country Patriot Roundup Saturday”, in cui lo staff dell’ex presidente avrebbe discusso addirittura di un possibile colpo di stato “simile a quello del Myanmar”.
Ad avanzare la bizzarra ipotesi l’ex consigliere per la Sicurezza Nazionale, il generale Michael Flynn, il quale avrebbe poi fatto marcia indietro. Ma a fargli eco è stata anche l’avvocata Sidney Powell, che insieme a Rudy Giuliani ha preparato l’offensiva giuridica contro i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali, secondo cui Trump “potrebbe semplicemente tornare presidente”.
“Trump sta dicendo a un certo numero di persone con cui è in contatto che si aspetta di essere reintegrato come presidente entro agosto”, rivela la giornalista del New York Times Maggie Haberman su Twitter. Un’assurdità che non ha nessun fondamento e che non potrebbe mai legittimamente realizzarsi. Ma l’obiettivo del Tycoon è anche quello mobilitare i membri della sua squadra ancora in campo, nonché continuare ad agitare le acque della politica americana mentre rischia di essere incriminato per frode fiscale.
Il piano di Trump di “riprendere il potere” o semplicemente di minacciare un imminente ritorno – mentre sulla rete si parla di “leggi approvate dal partito repubblicano” che potrebbero riaprigli la strada – potrebbe essere solo un modo di difendersi dalla Procura distrettuale di Manhattan, che sta indagando da quasi tre anni sugli affari e sulle finanze della holding cui fanno capo le attività della famiglia, dagli hotel ai campi da golf.
Il 25 maggio il capo della Procura, Cyrus Vance, ha convocato un “Grand Jury” per esaminare possibili accuse penali contro i vertici della Trump Organization. Domenica scorsa un consulente e sodale di Trump, Roger Stone, ha confermato al sito di estrema destra “Infowars” che “è possibile che entro un paio di settimane Donald possa essere incriminato per frode fiscale o per truffa finanziaria con accuse false e fabbricate”.
Intanto però le voci circolate nelle ultime ore rimbalzano anche tra i seguaci di QAnon e quella parte di Paese che non crede nella vittoria di Joe Biden ed è convinta di essere governata da un manipolo di perfide élites. Secondo un sondaggio del “Public Religion Research Institute and Interfaith Youth Core” riportato dal Corriere della Sera, il 20 per cento del movimento cospirazionista “attende una tempesta che spazzerà via le elites e rimetterà al loro posto i leader legittimi”.